Torna il signor Megavideo, ma questa volta Mega è del tutto legale

Di Paola D'Antuono
21 Gennaio 2013
Ha aperto i battenti sabato sera la nuova creatura di Kim Dotcom. Un servizio di cloud storage dalle ambizioni altissime. La condivisione tra utenti è possibile ma solo a precise condizioni, del tutto legali. Ed è boom di iscrizioni

Aveva promesso che sarebbe tornato e così ha fatto. Kim Dotcom, fino a poco tempo fa Kim Schmitz, è tornato sul mercato a un anno esatto dalla chiusura di Megavideo e Megaupload, le sue creature che per lungo tempo hanno permesso agli utenti di caricare e condividere canzoni, film e interi album o semplicemente di guardare e ascoltare in streaming. L’Fbi l’aveva arrestato nell’ambito di una grossa operazione antipirateria ma oggi Dotcom è di nuovo in Rete.

CLOUD. Mega è il nome del suo nuovo progetto, che all’apparenza ha tutta l’aria di essere molto diverso dai suoi fratelli maggiori e, soprattutto, legale. Sul sito si presenta come “un provider di cloud storage. Offre gratuitamente, o a pagamento, uno spazio online personale. Quest’ultimo consente di memorizzare e accedere ai file all’interno del tuo browser o attraverso applicazioni client dedicate”. In poche parole su Mega sarà possibile usufruire di uno spazio in cui archiviare i propri file. Cinquanta gigabyte sono offerti gratuitamente, mentre con l’accesso premium sarà possibile arrivare fino a quattro terabyte.

CONDIVISIONE. Sarà possibile condividere i file caricati su Mega con amici, familiari, colleghi, l’importante è essere in possesso della loro e-mail, necessaria per inviare gli inviti. Chi non è in possesso di un account sarà invitato a registrarsi. Questo passaggio si può anche evitare: basta creare un link pubblico per le cartelle che si vogliono condividere ed esportarle con una chiave crittografata. Mega specifica che è responsabilità degli utenti trasmettere in modo sicuro la chiave al destinatario. Il nuovo progetto di Dotcom ha tutte le caratteristiche, almeno per il momento, per non incorrere in sanzioni legali (“Per quanto a nostra conoscenza, nessuna competenza attualmente definisce fuorilegge l’archiviazione o la crittografia”).

ISCRITTI. Centomila sono stati gli iscritti all’apertura del sito, avvenuta alle 19 italiane di sabato scorso, cresciuti fino a quota trecentomila nelle ultime ore e tutti questi accessi hanno causato non pochi problemi al sito, ancora in fase Beta. Resta da capire se questa nuova creatura, nata dall’ambizione di Dotcom, abbia ancora delle sorprese nel cilindro. Di sicuro, almeno per il momento, pare che non vi sia nulla di illegale. Del resto il principio di Mega sembra simile a quello di Dropbox, il sevizio di archiviazione nato nel 2007 e molto conosciuto dagli internettiani, che adesso potrebbero votarsi alla concorrenza. Intanto Mega va per la sua strada e presto sbarcherà su iPhone e dispositivi Android, per la gioia del signor Dotcom, che solo un anno fa rischiava fino a cinquant’anni di carcere.

@paoladant

 

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