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Tim-Kkr. «Solo ora ci si accorge dei rischi?»

Di Matteo Rigamonti
03 Dicembre 2021
«Com'è possibile che un fondo americano faccia tutto quello che gli pare e piace senza dover rendere conto a nessuno?». Parla Raffaele Barberio, direttore Key4biz
Tim, Borsa Milano

Non è su Kohlberg Kravis Roberts & Co (Kkr) che bisogna puntare lo sguardo se si vuole capire il senso e il contesto di un fenomeno complesso come la manifestazione d’interesse per Telecom Italia da parte del fondo americano di cui stanno parlando in questi giorni i giornali. Quella è solo la «punta di un iceberg, di una montagna di ghiaccio sommersa che non vediamo». A spiegarlo a Tempi è Raffaele Barberio, fondatore e direttore responsabile di Key4biz, il quotidiano online specializzato in digital economy e, tra gli altri argomenti, anche in internet, media e telecomunicazioni.

E mentre in Tim volano gli stracci di un «redde rationem» che ha portato all’uscita dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi, dimissionario, sullo sfondo della partita interna all’azienda c’è la visione che un Paese deve o dovrebbe avere per lo sviluppo di una moderna infrastruttura di rete. Qualcosa che, come ci spiega Barberio, è bene non perdere di vista per collocare correttamente tutti...

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