
Da venerdì Tempi è a Caorle. Ecco perché premiamo Terragni e Bricco

Ci siamo quasi: da venerdì 13 giugno la redazione di Tempi si sposta a Caorle per tre giorni di incontri, dibattiti, momenti di condivisone insieme ai nostri lettori e ai curiosi che fino a domenica mattina verrano ad ascoltare gli ospiti della quarta edizione di “Chiamare le cose con il loro nome”, il festival organizzato con il Comune della cittadina veneta durante il quale consegneremo due premi intitolati al nostro fondatore ed ex direttore Luigi Amicone.
Trovate il programma completo della tre giorni tempista al fondo di questo articolo o a questo link. Numerosi gli ospiti di questa edizione, da Claudio Risé a don Patriciello passando per l’ex ministro Sacconi, Tommaso Cerno e Federico Palmaroli – Osho.

Come annunciato, i due premiati di quest’anni sono Marina Terragni e Paolo Bricco. Negli anni passati il Premio Luigi Amicone è andato a: Monica Ricci Sargentini e Matteo Matzuzzi (2022); Susanna Tamaro e Lia Yiwu (2023); Marta Petrosillo e Alain Finkielkraut (2024). Di seguito pubblichiamo in anteprima le motivazioni dei premi 2025.
Marina Terragni è una giornalista, scrittrice e femminista che ha attraversato il panorama culturale italiano con una voce libera, intransigente, a tratti scomoda, sempre necessaria. La sua battaglia per la “verità decisiva del due” – quella relazione originaria e insostituibile tra madre e figlio – rappresenta un baluardo contro le derive del bioliberismo e della mercificazione del corpo umano. In un’epoca che tende a dissolvere le differenze e a cancellare le identità, Terragni ha avuto il coraggio di opporsi alla retorica dell’inclusione a tutti i costi, difendendo la realtà materiale del corpo femminile e la dignità della maternità. Per aver dato battaglia all’utero in affitto, alla cancellazione della differenza sessuale, alla parodia transumanista della libertà femminile; per aver difeso la necessità di “chiamare le cose con il loro nome”, condividendo con il nostro fondatore il gusto del rischio e della verità, il Premio Giornalistico Luigi Amicone viene conferito a Marina Terragni.
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Il “Premio giornalistico Luigi Amicone – Città di Caorle 2025” va a Paolo Bricco, giornalista e scrittore, inviato del Sole 24 Ore, specialista in economia e politica industriale, e autore di alcuni libri tra cui due belle biografie su Adriano Olivetti e Sergio Marchionne. Bricco ha una laurea in scienze politiche ottenuta all’Università di Torino e un dottorato di ricerca in economia conseguito all’Università di Firenze. A lui il Premio Amicone perché, grazie allo stile limpido e all’accuratezza d’analisi, in ogni suo scritto sa fare emergere il risvolto umano e caratteriale dei protagonisti della vicenda narrata. Non si può, infatti, raccontare una storia senza farsi interrogare dalle grandezze e miserie che si agitano nell’animo di ciascuno di noi. L’uomo non è mai una passione inutile per chi è seriamente impegnato con se stesso e con la propria vocazione professionale a “chiamare le cose col loro nome”.
Il programma completo

- Si comincia venerdì 13 giugno sera, alle 21, in piazza Vescovado. Marina Terragni e lo psicanalista e scrittore Claudio Risé saranno i protagonisti del primo incontro, intitolato “L’era della post-famiglia, tra generazione ansiosa e ansia di generare”.
Sabato 14 giugno saranno tre gli appuntamenti legati alla festa di Tempi.
- Alle 11 tutti al Centro civico di Caorle, in piazza Vescovado, per un incontro con don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano impegnato nella lotta alla criminalità organizzata che parlerà di “Giovani, carini e spaesati. L’urgenza di tornare a educare”.
- Alle 18 si torna in piazza Vescovado, dove il giornalista Paolo Bricco e l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi si confronteranno sul tema “Inverno demografico industriale. L’Italia non fa più figli né imprese”.
- Il sabato tempista si conclude ancora in piazza Vescovado, alle 21.30. Saliranno sul palco il direttore del Tempo Tommaso Cerno, l’autore di satira Federico Palmaroli, in arte Osho, e l’editorialista di Domani (e collaboratore di Tempi) Mattia Ferraresi. Il tema della serata, durante la quale Palmaroli proietterà le sue vignette migliori, è “Dalla cancel culture al ‘metodo Trump’. È finito il politicamente corretto?”.
La festa di Tempi si conclude domenica 15 giugno.
- Alle ore 11, presso la Sala di rappresentanza del Comune di Caorle, in via Roma 26, ci sarà un incontro sul fine vita intitolato “Buona morte, pessima idea”. Ne discuteranno il prof. Luciano Eusebi, docente di Diritto penale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e il prof. Marco Maltoni, direttore dell’Unità Cure Palliative della Romagna.
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