
«Perché sono tempi… bui!». E tu, perché leggi Tempi? Mandaci il tuo video

“Leggo Tempi perché…”. Da oggi ogni nostro lettore può raccontare qual è il motivo per cui legge e sostiene il settimanale Tempi. In occasione della campagna abbonamenti, vi chiediamo di raccontarci quale sia il motivo per cui ci leggete e proponete ad amici e conoscenti il nostro settimanale.
Lo potete fare attraverso un video, che dovete inviare alla redazione entro domenica 27 luglio. Per la realizzazione del filmato potete utilizzare qualsiasi strumento, dal telefonino alla telecamera professionale, ma si preferiscono video in HD (1280×720 o 1920×1080). I contributi saranno poi proiettati allo stand di Tempi al Meeting di Rimini e caricati sul nostro sito tempi.it.
Solo qualche accortezza, in modo da fornirci materiale che possiamo utilizzare al meglio:
- Se si sceglie di utilizzare cellulari e smartphone ricordatevi di tenerli in posizione orizzontale.
- Il contributo deve avere una durata di 10-15 secondi.
- Prestate molta cura all’audio: le parole devono essere ben scandite e il tono di voce mantenuto alto. Si possono sentire suoni e rumori dell’ambiente, ma facendo attenzione che non coprano le voci. Dove possibile, utilizzate un microfono controllandone sempre l’apertura e il funzionamento.
- Non cominciate a parlare appena parte la registrazione, ma lasciate qualche secondo di pausa. La stessa cosa va fatta alla fine.
- Non aggiungere musica e non usate artifici di montaggio come dissolvenze eccetera.
- Per inviarci il video mandate un’email alla redazione ([email protected]). Si consiglia l’uso di dropbox o wetransfer.
Nel video potete dire quel che vi pare, starà a voi trovare nel breve tempo concesso uno slogan o un titolo che riassuma il vostro pensiero. Sono bene accetti contributi ironici e spiritosi.
Qui di seguito il video di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi.
Qui il video di Antonio Simone.
Qui il video della nostra amica Angelica Calò Livné, ebrea italiana che vive nel kibbutz israeliano di Sasa, al confine con il Libano e la Siria. Questa è la sua lettera che abbiamo pubblicato come editoriale del numero 26 del settimanale.
Qui il video con monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa.
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