Il ringraziamento di uno studioso ebreo per «la preziosità delle regole, che non sono mai esanimi e fredde ma richiedono insieme rigore ed elasticità». Nella grammatica latina come nella convivenza civile
Carmìna e io, con le figlie e i figli che ci hai donato, Piero, Anna, Carlotta, Filippo, Matteo, Giuseppe, Tommaso, Agnese e Maddalena, e con tutti gli altri con i quali camminiamo, Ti chiediamo di poter rivivere il Te Deum ogni giorno
Antonia Arslan immagina la notte dell’inverno del 1915 in cui l’illusoria quotidianità degli armeni di Turchia maturò all’improvviso nella cosciente rassegnazione dei martiri. Un secolo fa nella cattedrale di Costantinopoli
L’inferno avanza e ne vediamo i segni, si vogliono trasformare le persone in cose ma il popolo ormai è informato e non si fa fregare, reagisce e si mobilita. Resiste
Nel tafferuglio quotidiano del mio cuore e dei miei ambienti, questo rasserena e sprona: che Qualcuno vagli il tempo e abbia il potere di vagliare quello che vale davvero, al di là delle apparenze, dei miei moti di soddisfazione e di ripugnanza, degli altrui apprezzamenti
Luigi Brugnaro: «Non si scappa dalla regola della fatica e del lavoro, occorre spendersi perché la protesta diventi proposta. Venezia mi ha eletto per questo. Ed è questo che le sta permettendo di riprendere il largo»