spagna

Redazione
14 Marzo 2012
La situazione nel Vecchio Continente è più tranquilla: nell'ultimo mese la Bce ha immesso liquidità per oltre mezzo miliardo di euro e soprattutto si è risolta la delicata crisi greca. Il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Junker, ha dichiarato che domani avrà luogo la definizione del piano di salvataggio per Atene.
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Daniele Ciacci
14 Marzo 2012
Per «modernizzare l'amministrazione della giustizia» i tribunali di Barcellona hanno creato un sito dove inviare tutto il materiale per il divorzio consensuale. Non ci sarà più bisogno di entrare fisicamente nei tribunali. L'ultima manovra asettica per un contratto che rischia di valere «meno di un abbonamento telefonico».
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Massimo Giardina
14 Marzo 2012
Atene torna a sorridere, Lisbona potrebbe presto versare lacrime amare. Standard&Poors fissa il rating della penisola portoghese a BB, Fitch a BB+. I rendimenti sui titoli di stato hanno superato il 20 per cento, il sistema bancario è in sofferenza e il debito pubblico è di circa 190 miliardi. Quanto fanno paura questi numeri?
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Massimo Giardina
07 Marzo 2012
Chi se la passa meglio, l'Italia o la Spagna? Analizzando i parametri del debito pubblico, del sistema del credito e dell'indebitamento delle imprese si scopre che l'ago della bilancia pende pesantemente dalla parte della penisola iberica, che deve anche fare i conti con un'incidenza del debito totale sul Pil del 390 per cento.
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Massimo Giardina
08 Febbraio 2012
Intervista a Giuseppe Calderisi (Pdl), esperto di sistemi elettorali: «Esistono sistemi a base proporzionale come in Spagna, che con esiti maggioritari consentono un ottimo funzionamento del bipolarismo. Il sistema non deve permettere unioni solo a scopi elettorali. Casini vuole una legge che gli permetta di fare l'ago della bilancia senza avere i voti».
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Redazione
26 Gennaio 2012
Il direttore del Dipartimento degli affari di bilancio dell'Fmi, Carlo Cottarelli, ha detto che «l'Italia non ce la può fare da sola». Poi la frase è stata smentita. Bene «la forte correzione dei conti» fatta dal governo, «ma ora servono le riforme strutturali». Si prospetta un'Europa a due monete. Una forte (Francia e Germania) e una debole (Spagna, Grecia, Portogallo e Italia).
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