Intervista a Fabrizio Foschi (Diesse): «Il ricorso dell'Anief è sbagliato. Il sindacato vorrebbe aprire il concorso a tutti i laureati, eliminando così la differenza fondamentale tra abilitazione e reclutamento degli insegnanti».
Intervista a Lorenzo Strik Lievers, radicale ed ex-studente del Liceo Berchet di Milano. «Alle sue lezioni mai escluso, ma sempre costretto a interrogarmi. Che parlasse di Leopardi o di Sartre, era uno che ti spiazzava»
«Non è lezione di catechesi o indottrinamento, ma di valore culturale». Le reazioni di Don Gabriele Mangiarotti, direttore di Cultura Cattolica, alle dichiarazioni del Ministro: «Bisogna rileggersi quello che diceva Paolo Mieli».
L’assurda telenovela del test a risposta multipla per l’abilitazione degli aspiranti prof è l’ultima beffa di un sistema dell’istruzione in cui tutto, dai tagli alle nuove assunzioni, è sempre troppo e troppo poco.
Tfa più o meno speciale, concorsi "svuota graduatorie", un testo sul problema del "merito" che non soddisfa nessuno e sullo sfondo un'autonomia scolastica che fatica a realizzarsi.
Con la legge appena licenziata dalla giunta formigoniana l’autonomia degli istituti diventerà finalmente realtà affermandosi il principio della libertà di reclutamento: le scuole statali potranno reclutare i docenti attraverso un concorso di istituto. Ma i sindacati e il Pd sono critici.
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha annunciato un concorso per assumere 12 mila docenti nella scuola pubblica. Ma non si dimentica dei 30 mila neo-laureati che aspettano l'avvio del Tfa abilitante: «Bisogna portare a regime ciò che è stato varato e poi, magari, migliorarlo»
«Primo: devono incontrarsi domanda delle scuole e offerta concorsuale. Secondo: devono esserci concorsi a cattedra. Terzo: i concorsi siano periodici». Intervista a Max Bruschi, ex consigliere del ministro Gelmini