«Posso viaggiare liberamente almeno all’interno del mio paese?», si chiese nell’estate del 1985 Václav Havel, il dissidente più sorvegliato dell’Europa centrale. Dopo 4 anni di carcere che gli avevano minato la salute, il successivo ricovero in ospedale per una polmonite e il tempestivo rilascio con la condizionale (il regime comunista non poteva permettersi un “martire […]
