Sono parole del docente cinese Larry Lang, la cui lezione universitaria a porte chiuse è stata registrata e diffusa su internet. «Siamo come la Grecia ma questo sistema politico non ci permette di dire la verità. Diventeremo uno dei paesi più poveri del mondo». Cinque i segnali della crisi: debito, inflazione, bassi consumi interni, bassa crescita e tasse alte
Cina
Dalle persecuzioni delle dittature alla sottile emarginazione culturale dell’Occidente passando per le derive della primavera araba. Pubblichiamo l'intervista a Massimo Ilardo, direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre, che compare sul numero di Tempi 47/2011, da oggi in edicola. E invitiamo a sostenere la campagna "Per i cristiani iracheni sarà un Natale sotto assedio. Aiutiamoli"
Ipotesi assurda o futuribile? L'America si divide dopo un articolo apparso sul New York Times: «L'America dovrebbe aprire negoziati con la CIna, chiedere a Pechino di cancellare gli oltre mille miliardi di dollari di debito che detiene» in cambio di Taiwan. Ecco perché, con Obama, i taiwanesi dovrebbero cominciare a preoccuparsi
Pechino vuole impedire che le notizie di soprusi e incidenti che le persone diffondono su internet vengano riprese dai quotidiani. Chi le pubblica rischia la revoca a vita della tessera. Il regolamento: "Ognuno deve riuscire a trovare le notizie sul campo. I servizi dovranno avere almeno due fonti differenti per la stessa notizia. I giornalisti dovranno fornire prove precise"
Dawa Tsering è il decimo monaco tibetano a darsi fuoco dall'inizio dell'anno per protestare contro la repressione del regime comunista cinese, che accusa il Dalai Lama di «immoralità» perché incita al suicidio. Ma le proteste avvengono perché il governo «ha distrutto la nostra cultura e la nostra fede, massacrando monaci e abati»
Il video con cui mette k.o. l'aggressore di suo marito è già un cult. Brevi notizie biografiche sulla "stangona" cinese che ha conquistato il cuore di Murdoch: dalla poverissima campagna cinese alla laurea a Yale, dallo stage in News' Corp al matrimonio con Rupert Murdoch. Nonostante la disapprovazione della madre
La repressione in Siria delle rivolte finora è costata 2.700 morti. Il documento europeo che prefigurava possibili sanzioni Onu è stato approvato da nove paesi con quattro astensioni ma Cina e Russia, scatenando l'ira generale, hanno posto il veto. Pechino: «Non interferenza». Mosca: timori per una nuova Libia