
Stamina manda in crisi il giustizialismo Pd. «Basta difendere i giudici che autorizzano quella brodaglia»
Mentre ormai spuntano in tutta Italia giudici pronti a ordinare il proseguimento delle infusioni di staminali secondo il controverso metodo Stamina (bollato nientemeno che come “truffa” dalla procura di Torino), di contro ministri e parlamento appaiono totalmente incapaci di far rispettare qualunque volontà politica o parere scientifico. Se spalleggiato dai tribunali, perfino un personaggio come Davide Vannoni diventa onnipotente. Tre giorni fa è stato addirittura il ministro della Giustizia in persona ad ammettere alla commissione Sanità del Senato di non avere «alcun potere di dare indirizzi alle procure e ai tribunali», e che «le ordinanze dei giudici sul caso Stamina rappresentano un caso di supplenza della magistratura rispetto alla politica. Ma non per la latitanza della politica, bensì per la necessità di rispettare i tempi delle procedure scientifiche», ha precisato Andrea Orlando. Così la replica è toccata al senatore del Pd Luigi Zanda: la sua proposta è quella di individuare un decreto in cui inserire «un emendamento che non consenta di disapplicare l’ordinanza dell’Aifa che vietava le infusioni». Ma secondo il Guardasigilli c’è poco da fare, è impossibile per lui «sindacare sul metodo assunto dall’autorità giudiziaria».
CATTANEO E CORBELLINI ALL’ATTACCO. Accondiscendere come sempre alle invasioni di campo delle toghe o provare per una volta a imporsi? Il dibattito in seno all’area per così dire “progressista” sui rapporti tra giudici, politica e scienza continua oggi con l’intervento della senatrice a vita Elena Cattaneo e dell’epistemologo Gilberto Corbellini ospitato dalla Stampa. Nell’articolo i due scienziati evidenziano il cortocircuito italiano in cui «nemmeno il Ministro della Giustizia vuol scendere da ragionamenti di principio sullo stato di diritto, che non c’entrano nulla, pur di “difendere” i giudici che prescrivono i trattamenti Stamina».
MALATI O CAVIE? Quanto alle “procedure scientifiche” evocate a propria discolpa dall’impotente Orlando, la scienza – replicano Cattaneo e Corbellini – il suo dovere ormai l’ha fatto: non spetta agli studiosi dimostrare «che cellule eventualmente contenute in una brodaglia irresponsabilmente iniettata a bambini indifesi, alla presenza di genitori incapaci di tutelarli, non si trasformano in neuroni. Sono i fautori dell’inesistente procedimento Stamina a dover provare ciò che dicono». Poi aggiungono i due scienziati: «In qualsiasi paese civile queste prove devono essere prodotte prima di “usare” i malati come cavie. Altrimenti ti arrestano immediatamente. In teoria anche in Italia. Ma nell’applicare anche queste leggi, pare che i giudici non ci sentano».
L’ERRORE LOGICO DEI MAGISTRATI. È un errore logico lampante quello commesso dai magistrati che si ostinano ad autorizzare le infusioni di Vannoni e Andolina, e tale errore è «pensare che si possa affermare “qualsiasi cosa” in astratto, e poi chiedere che siano gli altri a provare che non è vera», continuano Cattaneo e Corbellini. «È un banale gioco delle tre carte: se non puoi dimostrare che quello che dico è falso, allora può essere vero. E siccome ci sono in ballo malattie gravissime a carico di bambini, è naturale e incolpevole da parte dei familiari la volontà di “credere a tutti i costi” in quelle pseudo-speranze». È un ragionamento sbagliato che i due scienziati definiscono «una trappola molto potente», «un gioco che può andare avanti all’infinito, perché invertendo l’onere della prova, si può sempre trovare un argomento per fare in modo che un’affermazione (insensata) non sia falsificabile, e si possa crederla vera». Ma dal punto di vista scientifico la questione è chiarissima: «Se qualcosa non è provato, allora non è provato. Punto. Come scrisse il filosofo Bertrand Russell agli inizi del Novecento, se si accetta che l’impossibilità di confutare un’affermazione equivalga di per sé alla sua verità, si potrebbe sostenere che una “teiera cinese” stia orbitando intorno al Sole, tra Marte e la Terra. Sfidiamo chiunque a dimostrare che ciò è falso. Quindi è vero?».
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1 commento
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@Mattew Littlevoice. Non capisco come uno che insegna agli adolescenti a fare il ragioniere sia qualificato a giudicare la validità terapeutica o meno del “metodo Stamina”. Se gente scientificamente qualificata dice che non ha un “fondamento scientifico” maggiore di quello attribuito da certi “new-agers” alla “cristalloterapia” o ai “fiori di Bach”, che c’entra “l’amore dei genitori”?