Metto insieme due registi che apparentemente c’entrano poco – Steven Spielberg e James Cameron – ma che in realtà fanno un po’ lo stesso cinema, condividendo la stessa idea nostalgica. Spielberg, classe 1946, ha vinto 3 Oscar (due per Schindler’s List e uno per Salvate il soldato Ryan): troppo poco per uno che, come Cameron (1954, pure lui 3 Oscar, tutti per Titanic), non ha praticamente mai fatto flop al botteghino. Solo gli ultimi due suoi film, West Side Story e The Fabelmans, hanno racimolato meno del previsto. Stesso destino di Cameron che fa i miliardi con Titanic e poi Avatar ma che ai tempi di The Abyss (1989) e True Lies (1994) non se la passava benissimo.
Spielberg ha bazzicato tutti i generi: la serie b con venature horror (Lo squalo), il thriller a basso costo (Duel), la fantascienza classica (Incontri ravvicinati del terzo tipo), il cinema dei mostroni di Jurassic Park, il mondo virtuale di Ready Player One, l’avventura di In...
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