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Spari contro le chiese, alberi di Natale bruciati, donne umiliate. Ecco la Siria di Al-Jolani

Di Leone Grotti
24 Dicembre 2024
Violenze e persecuzioni si moltiplicano nel paese conquistato dai jihadisti. «Ho paura che la Siria diventi una versione sunnita dell'Iran», dichiara a Tempi Wael Kassouha (Sos Chrétiens d'Orient)
Il crocifisso crivellato di colpi di kalashnikov della facciata della chiesa greco-ortodossa di San Giorgio ad Hama, Siria
Il crocifisso crivellato di colpi di kalashnikov della facciata della chiesa greco-ortodossa di San Giorgio ad Hama, Siria

La formula magica per fugare ogni dubbio sulle conseguenze della trasformazione della Siria in un regime islamico è sempre la stessa: “episodi individuali”. È con queste parole che il governo provvisorio guidato dal primo ministro Mohammed al-Bashir, sotto la leadership del leader terrorista Ahmad al-Shara (alias Abu Muhammad al-Jolani), qualifica gli episodi inquietanti di violenza e persecuzione che si verificano nel paese conquistato dai jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts). Non tutti però sono convinti che si tratti solo di “incidenti”. «Ho paura che la Siria diventi una versione sunnita dell’Iran», dichiara a Tempi Wael Kassouha, responsabile in Siria dell’Ong Sos Chrétiens d’Orient.

La chiesa crivellata di colpi

Il fatto più allarmante, per la comunità cristiana, è avvenuto nella città di Hama il 18 dicembre, quando un gruppo di uomini armati di Kalashnikov ha crivellato di colpi il crocifisso posto sulla facciata della chiesa greco-ortodossa di San Giorgio. Sempre nel ...

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