«Una pagina storica per le cittadine e i cittadini. L’approvazione del registro delle unioni civili, da parte del consiglio Comunale di Napoli e su proposta della giunta, dimostra ancora una volta come questa città possa essere un laboratorio democratico prezioso per l’estensione dei diritti, per la piena libertà degli individui e la completa attuazione dell’articolo 3 della Costituzione». Così diceva il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il giorno dell’approvazione del registro.
Da quel 27 luglio ne sono passati di giorni e sapete voi a quanto ammonta la cifra di coppie iscritte allo storico registro? Sei.
Quattro lo hanno fatto il 27 luglio stesso, e fu senz’altro una cerimonia molto bella e molto sentita, tanto che il primo cittadino si spinse fino a dipingere il capoluogo campano come la «città dei diritti civili e politici».
Però il numero delle coppie iscritte s’eleva fino a uno “storico” sette, se si tiene conto anche dell’altra coppia che s’è registrata a Bagnoli Irpino, dove il registro è stato approvato il 13 aprile 2012.
Il registro è stato approvato il 1 marzo anche a Portici. Anche qui un un risultato storico: zero iscritti.