Siete disposte a passare una notte in fila per un capo Versace per H&M?

Di Elisabetta Longo
09 Novembre 2011
Il prossimo 17 novembre in alcuni selezionatissimi negozi della catena H&M sarà possibile acquistare i capi della collezione di Versace. Il marchio d'abbigliamento low cost svedese, dopo Stella McCartney, Roberto Cavalli, Lanvin, Jimmy Choo e altri nomi noti dell'alta moda, ha stretto una collaborazione con la nota casa italiana. Ma accaparrarsi un articolo non sarà impresa facile...

Le fashion blogger di tutto il mondo stanno scaldando i portafogli. In vista della nuova attesissima collaborazione tra superstilista e catena low cost H&M. Dopo Lanvin l’anno scorso, Roberto Cavalli, Jimmy Choo, Sonya Rykiel e Stella McCartney, quest’anno tocca a Donatella Versace. La sorella di Gianni ha firmato una collaborazione in perfetto stile Versace, dove trionfa la pelle, le borchie, i colori superfluorescenti. Niente di particolarmente innovativo, ma un’occasione imperdibile per i feticisti che non aspettano altro che buttarsi nella mischia, afferrare il primo capo che trovano per poi annunciare felici: «Sì, ho nell’armadio un capo Versace per H&M». Ieri sera a New York il lancio ufficiale, con sfilata, alla presenza di Donatella e di tanti volti celebri come Blake Lively, Uma Thurman, Prince. Una serata in grande stile in attesa che i capi arrivino in una serie selezionatissima di negozi della catena svedese il prossimo 17 novembre.

Sul sito di H&M c’è una sezione riservata alle regole di accesso al negozio e di acquisto. Delle regole sì. Per limitare l’isteria, la gomitata in pieno fianco assestata dalla vicina di attaccapanni che vuole accaparrarsi il vestito borchiato di pelle logato Versace (per H&M, da non dimenticare).«Le prime 280 persone in coda riceveranno ciascuna un braccialetto colorato in uno dei 14 colori disponibili, un colore per ciascun gruppo composto da 20 persone. (…) Ogni gruppo avrà 10 minuti di tempo per fare i suoi acquisti, con 5 minuti di intervallo tra un gruppo e l’altro». I toni proseguono poi in modo sempre più terroristico. «Per fare in modo che più clienti possibile abbiano la possibilità di acquistare capi della collezione firmata, abbiamo posto dei limiti di acquisto: ogni cliente può acquistare al massimo un pezzo per ciascun articolo della collezione, non più di una taglia nel caso si tratti di scarpe o di abiti e non più di un pezzo nel caso si tratti di accessori». Certo che essere fashion blogger in queste occasioni speciali non è una cosa da deboli di cuore. Significa mettersi in fila dalla sera prima, stare ad aspettare una notte intera al freddo per ottenere il pass e finalmente riuscire a spendere i propri soldi. Una trasferta in Russia per una partita di Champions richiede meno fatica.

[internal_gallery gid=25187]

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.