
Il sentimentalismo pornografico di un mondo nemico del sesso

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Essendo stati in età puberale figli di un colpo di vento, il coming out di pretini giunti a 43 anni nel paese dei balocchi ci fa un baffo. Un po’ penoso, per giunta, vedere un teologo di virtù e vocazioni mariane (Krzysztof Charamsa, “Arcobaleno di virtù. Per un cammino mariano della vocazione cristiana”, L’Osservatore Romano, 4 luglio 2014) consegnarsi per qualche dollaro in più a un sistema tritacarne, se possibile più disumano dei tribunali staliniani. Adesso non c’è più bisogno del Kgb. La confessione liberatoria per aver preso parte a una cospirazione mariana borghese, «paranoica e omofoba», si organizza nei tribunali dei media, pronti come una sola Pravda, a dar voce all’internazionale (o multinazionale) della rivoluzione omosex.
Insomma, avendo noi frequentato fin dalla scoperta che il sesso è un’attrazione famelica la sublimazione rivoluzionaria di Mao Zedong, del gallico Rimbaud e, tra gli altri, del Trotsky dell’antipsichiatria (David Cooper), la recente riesplosione del «latrare e abbaiare di cani alla Chiesa cattolica» (così il Wall Street Journal spiegò la ragione per cui l’operetta di Dario Fo venne insignita del Nobel) ci fa ridere.
In effetti, il più sublime ridanciano è stato lo psycho Cooper. Il quale, nella tentata suprema distorsione sentimentale dell’essere umano, sosteneva la salutarietà dell’anarchia amorosa («fare l’amore con tante più persone possibili in tutti i modi possibili, maschi e femmine, maschi e maschi, femmine e femmine, tanto meglio è»). Predicava la bestemmia come preghierina della sera («invocazione alla unione porcina con dio»). E dichiarava morta l’istituzione borghese famiglia (più carinamente definita da Cooper «porco bisessuato»).
Nella sua follia, però, Cooper disse a suo modo una cosa vera. Disse che ci sono due modi per castrare un uomo: alla maniera classica con cui può castrarlo la sharia dello Stato islamico; oppure allontanandolo dal suo sesso. Disincarnandolo. Ed è il caso occidentale odierno. Dove il trionfo della pornografia («il sentimentalismo è infatti pura pornografia», diceva la scrittrice Flannery O’Connor) coincide con l’allontanamento della fame-attrazione sessuale dalla razionalità e dal suo significato umano. Dal Corriere della Sera all’ultimo giornalino di contrada, da Uno Mattina a Real Time, è tutta una festa all’irrazionalismo dionisiaco e gnostico (il quale non a caso esalta l’indifferenza e il disimpegno alla notizia dell’incarnazione di Dio).
Ma dove sta, infine, il sublime ridanciano dello psycho antesignano di tanti odierni epigoni da quattro soldi? Mentre stendeva la sua opera rivoluzionaria – confessò Cooper nella sua postfazione a La morte della famiglia – egli fece esperienza di angoscia, prostrazione e, addirittura, «morte». Da cui puntualmente però egli risorse «grazie alla vicinanza della mia famiglia». E in particolare grazie al nipotino «al quale avevo insegnato il linguaggio delle foglie, e lui: “Nonno, ma sei diventato matto?”». Dopo di che il sistema Pravda non è solo matto. È anche violento e totalitario.
Foto Ansa
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27 commenti
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Molti commentatori lamentano che questo articolo è “difficile” e fanno fatica a coglierne il senso (dando così per scontato, in una sorta di atto di fede, che un senso ci sia).
A me, più che difficile, questo articolo pare privo di filo logico, in quanto affastella riferimenti culturali (peraltro datati: perché riesumare Cooper, rispetto al caso Charamsa? E Dario Fo?) che non hanno ragione di essere accostati (se non, evidentemente, all’interno dei percorsi mentali ed esperienziali soggettivi dell’autore – percorsi che però sono solo suoi e incomprensibili agli altri). Autoreferenzialità assoluta.
Non mi pare che l’articolo sia così difficile, come sarebbe a detta di alcuni o stravagante, a sentire altri. Il riferimento a Cooper (“il sublime ridanciano dello psycho antesignano di tanti odierni epigoni da quattro soldi”: è descritto come Cooper piaceva atteggiarsi in polemica con la fede cristiana: questa la difficoltà? O “Dal Corriere della Sera all’ultimo giornalino di contrada, da Uno Mattina a Real Time, è tutta una festa all’irrazionalismo dionisiaco e gnostico”: se non si sa nulla su “dionisiaco e gnostico”, Corriere della Sera, l’ultimo giornalino di contrada, Uno Mattina e Real Time sappiamo quello che scrivono o trasmettono) è per fare un esempio di scuola della cultura in auge, anche se pochi si ricordano di lui perché Cooper non è mai stato popolare al di fuori del suo ambito d lavoro. (Ma aspettate, nemmeno tanto e vedrete Charamsa e anche Fo chi se li ricorderà – fra tutti coloro che conosco e lo esaltano e che lo osannarono ai tempi dell’assegnazione del Nobel, neppure uno che avesse fra gl scaffali della propria biblioteca un libro con le commedie di Fo… E si vuole colmare questa lacuna, si faccia lo stesso con Flannery O’Connor, se non si sa chi è).
Tu sei quel Daniele che ha scritto che per arrotondare “donava” gli spermatozoi?
Certo che le pubblicazioni da cui traevi ispirazione per i versamenti alla banca del seme erano senz’altro meno “autoreferenziali”…
Non ho mai amato la pornografia, l’ho sempre trovata noiosa e frustrante. Mi sono sempre basato sull’immaginazione e – soprattutto – sulla rievocazione di reali esperienze personali.
Consato che la vicenda – per me banale e scarsamente rilevante – della banca del seme sembra averti colpito parecchio e mi domando perché. Quale parte del tuo sistema cognitivo e valoriale ha scombussolato? Quali tasti sensibili ha toccato?
Daniè, che ti prende? Anche a me e a tanti altri fa ridere che uno, per farsi un po’ di soldi, si faccia pagare le pippe. Che poi ti sbilanci a descrivere la tua procedura di produzione tocca ancora di più il mio “tasto sensibile”: quello dell’umorismo. Fatti una risata anche tu, ché è meglio.
Risata ? Autoironia ? Partecipazione emotiva ai drammi e alle gioie altrui ?
Non sono pane per il venditore di sperma autistico che si trova a suo agio immerso fino al collo nel fango.
E lo sai, daniele, perché la faccenda di aver venduto i tuoi figli la trovi banale e non rilevante ?
Perché è falsa, come sei falso tu e tutte le tue panzane multinick.
Giovanna!, ciao!
“Mi sono sempre basato sull’immaginazione e – soprattutto – sulla rievocazione di reali esperienze personali”.
Si. Quella di te stesso alla “donazione” del giorno prima!
“Quali tasti sensibili ha toccato?”
Visto come “arrotonda”, speriamo si sia lavato le mani, almeno.
Wow, quante risposte!
Ma tutto questo interesse per un simile argomento non sarà un po’ morbosetto?
Voi cattolici non dovreste essere puri nei pensieri oltre che nelle azioni? 😉
Rifletteteci…
Il tuo spudorato narcisismo (tipico dell’autoerotomane) arriva al punto di scambiare “interesse” una legittima goliardia verso una macchietta quale ti sei dimostrato essere. Riflettici.
Accipicchia, daniele, rifai il giochino che hai fatto più volte col nick di micheleL: ti presenti come un uomo adulto con atteggiamenti da ragazzino brufoloso di terza media ( senza offesa per il ragazzino), facendo battute sguaiate e considerazioni inadeguate per un adulto normale e poi attribuisci agli altri la tua morbosità ?
Ti prendono per i fondelli, come quando ti prendono per i fondelli come MicheleL.
Tu, continua pure a rotolarti nel fango e a vivere la tua sessualità variegata ,della quale pratica hai raccontato i particolari .
In ogni caso, ci si fa l’idea che non c’è persona meno interessata al sesso, e ai rapporti umani sinceri e alla pari in genere, di te, meno interessato agli stessi argomenti su cui sbrodola.
Solo chiacchiere al vento, per sfogarsi un po’, come allo stesso modo è per te la pratica sessuale : l’ analogia col tuo modo di porti “esibizionista” è evidente.
Il “problema” di Amicone è che ha un cervello collimato sul multi-tasking spinto (al contrario del sottoscritto che riesce a fare una cosa alla volta e neanche bene) e la sua prosa, ma soprattutto la sua loquela, sono espressione di questa sua non comune caratteristica.
Di certo non sono i suoi gli articoli che si possono leggere sul tablet mentre si cammina sul marciapiede scansando le cacche di cane.
Amicone, come disse quel tale, del suo articolo ho capito la metà della metà, e di quella metà credo di averne compreso circa la metà… Insomma potrei impegnarmi un po di più io a comprendere, ma anche un po più lei nell’essere più semplice. Amen
Temo che questo povero monsignor “allegro” possa fare la fine di Giuda.
Preghiamo per lui.
Ringrazio tutti per l’amicizia e per le osservazioni.
ringrazio Lei per aver permesso la pubblicazione del commento e chiedo scusa per aver passato la linea della buona educazione.
spero pero che colga il senso della mia critica a questo articolo.
Caro Direttore,
ho appena finito di asistere alla trasmissione in cui l’imbonitrice Barbara D’Urso celebrava la funzione d servizio domenicale di diffusione e celebrazione del Pensiero Unico.
Un grande GRAZIE a lei, Direttore, per avere testimoniato con chiarezza, coerenza, coraggio e passione le ragioni della verità, della fede cristiana e della Chiesa Dio gliene renderà merito.
NO AL PENSIERO UNICO!
Gentile Amicone,
Quello che ha fatto Charamsa è discutibile e inopportuno; di questo se ne è già discusso qui e su molti altri media.
Però non posso non rimarcare e biasimare come venga da lei giudicato; e uso il verbo “giudicare” nella sua accezione peggiore: puntare il dito contro una persona e cercare di farlo a pezzi perchè è semplicemente quello che è.
Così da essere umano viene declassificato a:
1) pretino
2) venduto per qualche dollaro in più
3) psico_manipolabile alla Tom Parsons, personaggio del romanzo fantapolitico 1984, incarcerato per un psicoreato che egli stesso ammette con zelo autoaccusatorio maggior perfino a quello dello stesso tribunale che inquisisce.
Tutto quello che ha fatto nella vita questo monsignore sparisce dall’orizzonte.. ..rimane solo la macchietta patetica, DEVE rimanere solo una macchietta patetica.
Lei è costretto a farlo a pezzi.
E’ costretto altrimenti deve affrontare, da credente, alcune spinose questioni: dio gli ha messo in corpo questa affettività, questa sete di felicità, questo desiderio di centuplo.
Desiderio, possibilità che dovrebbe essere possibile per tutti: non ho letto “*”, “leggi i termini in piccolo” sulle note a piè pagina del vangelo.
Come sia possibile conciliare queste cose, come sia possibile vivere con questa affettivtà in corpo e sentirsi comunque figli di una chiesa che a parole nel catechismo ti accoglie e nella pratica ti condanna per quello che sei io non lo so. Non posso nemmeno immaginare come si senta un omosessuale che crede in dio e si sente cattolico.
Però, visto che lei giudica, giudico anche io: mi aspetto di più da uno che ha avuto la fortuna di aver la grazia di credere in dio. Mi aspetto di più da uno che ha avuto la fortuna di frequentare di persona giussani.
Uno, Giussani, che a leggerlo sembra un tipo che non censura nulla della vita (peccato compreso) ed ha sempre un giudizio chiaro.
Ma un giudizio di quelli buoni: giudizio che non fa sconti certamente, ma che non ha bisogno di fare a pezzi un altro per affermare e rivendicare la bontà delle proprie opinioni o rifugiarsi nelle supercazzole filosofiche.
Se crede, risponda.
Andrea Udt, hai mai letto Testori ?
Io l’ho letto e ho visto a teatro alcune sue opere.
Sul tema, bellissimo “Verbo’ “.
Non credo sia reperibile il testo scritto e a metterlo in scena oggi si rischierebbe il linciaggio, ma , per come lo ricordo, si parla di tanti anni fa, lì si capiva benissimo che l’essere omosessuale non preclude affatto l’incontro con Dio, come niente preclude , di per sé, l’incontro con Dio.
Tanto è vero che mi colpì tantissimo come un testo rivolto a me come persona, una persona che ha il suo fardello, come tutti e agogna il suo compimento, con fardello annesso.
Senza aver bisogno di censurare nulla.
Caro Luigi,
articolo difficile da capire,pur apprezzandolo,sii più semplice e chiaro anche se ti devi dilungare un pò.
Mi permetto un abbraccio.
Ho un terribile sospetto: Charamsa, come Tim Cook, ha dichiarato di essere gay solo per far parlare di sè e farsi la grana. Non so se lo sia veramente, sono solo sicuro che lo ha fatto con quell’unico scopo.
Mr. Cook ha un patrimonio stimato di oltre 800 milioni di $ e uno stile di vita molto sobrio. É inoltre uno dei CEO più famosi al mondo, oltre ad essere uno fra i più osservati. In sintesi, non ha bisogno alcuno di soldi, né di attenzioni. Non saprei per Mr. Charamsa.
Per uno potente finanziariamente e a maggior ragione quando è dirigente, è molto importante dichiarare pubblicamente di stare dalla parte degli omosex.
E’ altresì un suicidio dichiararsi contrario.
Secondo te per Cook è indifferente averne ampi settori del governo USA dalla sua parte?
Charamsa, adesso sì che farà carriera e gli si apriranno un sacco di porte, non prima.
Per 19 anni ha ingannato, perché o hai una relazione omo o etero non conta, o fai il prete.
O l’uno o l’altro.
Un prete del Padovano, pochi anni fa, aveva una relazione con una donna.
Dopo breve tempo ha fatto la scelta: ha dato le dimissioni da prete e si è sposato.
E’ stato onesto, non ha tenuto una relazione adulterina nascosta per anni come ha fatto Charamsa.
Sì, Charamsa si è comportato da disonesto, perché ha tenuto segreta per così tanto tempo una cosa che non è ammessa dalla Chiesa, a maggior ragione per il fatto di essere stato anche professore di teologia alla Gregoriana, non un pretarello di campagna.
Se uno credesse alla sua buona fede ed onestà intellettuale, sarebbe proprio un rintontolito.
Grandissimo Luigi. Millemila grazie!
Caro Luigi,
Grazie per il tuo articolo … Anche se un po’ “complicato”.
Di sicuro i due modi per castrare l’uomo (e l’umano) sono drammaticamente uguali.
Circa il potere della moderna Pravda … guarda il servizio de “le Iene” di venerdì sera su una coppia gay (con uno dei due malato terminale).
Il giornalista metteva continuamente in bocca all’intervistato le rivendicazioni LGBT in modo ossessivo.