Se il fenomeno CR7 diventa l’uomo che non è mai stato

Di Fred Perri
13 Luglio 2016
L’altra notte, compagni e amici, nelle sue lacrime, ma soprattutto nel suo incitare i compagni nei supplementari, è stato l’essere umano che non era mai stato, malgrado i gol, i trofei o la grana
epa05419640 Cristiano Ronaldo of Portugal celebrates after the UEFA EURO 2016 Final match between Portugal and France at Stade de France in Saint-Denis, France, 10 July 2016. Portugal won 1-0 after extra time. (RESTRICTIONS APPLY: For editorial news reporting purposes only. Not used for commercial or marketing purposes without prior written approval of UEFA. Images must appear as still images and must not emulate match action video footage. Photographs published in online publications (whether via the Internet or otherwise) shall have an interval of at least 20 seconds between the posting.) EPA/SRDJAN SUKI EDITORIAL USE ONLY

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Anticipiamo un articolo tratto dal numero di Tempi in edicola da giovedì 14 luglio (vai alla pagina degli abbonamenti) – Ho visto anche degli zingari felici, cantava Claudio Lolli quando la gran parte di voi bastardi era ancora di là da venire. Sono stato a un suo concerto quasi quarant’anni fa, purtroppo nel momento di maggiore politicizzazione dei testi. Due palle.

Io invece ho visto piangere Cristiano Ronaldo, uno che è stato fidanzato con Irina Shayk (lingua alla Fantozzi), che come Mida trasforma in oro tutto quello che tocca e non gli si muove un capello neanche in mezzo a una tempesta di sabbia o sotto un attacco di falene, come la notte a Saint-Denis, quando il Portogallo ha pianto di gioia e la Francia non aveva più lacrime.

Anche i ricchi piangono, una celebre telenovela degli anni Ottanta. Una volta andai a prendere a Malpensa il ds della Fiorentina che tornava dal Brasile. Aveva appena ingaggiato il dottor Socrates, era il dirigente del giorno. Attorno una folla oceanica. Lui chiese, petto in fuori: «Tutti per me?». No, era appena sbarcata la star della telenovela suddetta, una falsa bionda alta un metro e venti che Ronaldo avrebbe schifato.

O forse no. Perché l’altra notte, compagni e amici, nelle sue lacrime, ma soprattutto nel suo incitare i compagni nei supplementari, è stato l’essere umano che non era mai stato, malgrado i gol, i trofei o la grana. Era lì, a bordo campo, a chiedere ai colleghi, che fino alla sua uscita erano dieci più Ronaldo, di vincere, di essere forti, di essere squadra. Una grande immagine, un eccezionale insegnamento in un mondo che predica il successo singolare, il faccio tutto da solo, la libertà come soddisfazione dei propri desideri.

Poi arriva un momento in cui sono gli altri a doverti cingere la veste. O a farti vincere la Coppa.

Foto Ansa

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9 commenti

  1. Sebastiano

    “Una madre a mio figlio non serve, gli basto io. Lui ha me” (Cristiano Ronaldo)

    Ecco, ora Ninuzzo puoi correggere: “calciatore, uomo e COMPRATORE ideale”
    E prima che intervenga il tuo compare della “donazione generosa”, sarà bene chiarire che per l’affitto ha scucito un bel po’ di dollaroni…

    P.S.: qui si parlava (e persino fin troppo bene) dello sportivo, ma naturalmente non hai resistito a buttarla in caciara. E poi dite che siamo noi a vedere mostri dappertutto.

    1. MicheleL

      E ovviamente Tempi non discute affatto questa scabrosa situazione, perchè il buon Cristiano per ragioni di evidente convenienza economica gioca anche a fare il donnaiolo, mentre le ovvie voci sul suo vero orientamento si moltiplicano con conferme come questa: mille donne ma per fare un figlio ne ha presumibilmente pagata una (dimostrando poco rispetto per tutte le donne).

      Un bambino ha un genitore solo, non si sa quanto presente, che si sa dagli studi è peggio di averne due, ma se si piega all’ideologia allora va bene, o meglio, si chiude un occhio strizzandolo mentre si fa la lingua alla fantozzi.

      In prima pagina si mette Vendola, che è un comunista e non si discute in modo generale, magari citando solo il padre, no no, si tira in mezzo il figlio per nome e cognome, che sia chiaro che non si guarda in faccia a nessuno e al tempo stesso si dice di aver rispetto per i bambini.
      Ipocrisia da meritare un trofeo.

      1. Ennio

        Ma che credevi che Tempi fosse un sito di pettegolezzi ?
        Torna sul sito di novella2000, che è meglio.

      2. Sebastiano

        Qui l’unica ipocrisia è la tua, visto che dopo aver detto in lungo e in largo che saresti contrario all’utero in affitto (quello con bei dollaroni) non hai speso mezza sillaba di indignazione per Vendola né per Lo Giudice riguardo al loro turpe mercimonio.

        E rileggiti, nell’ordine:
        a) l’articolo (che, casomai non l’avessi capito, parla di sport);
        b) il post scriptum che ho mandato all’imbecille tuo compare in risposta al suo tentativo (preciso identico al tuo) di volerci infilare a forza la Gaia Quaestio e che per fortuna la Redazione ha pensato bene di destinare al suo posto naturale, il cesso.

        1. MicheleL

          Ho già detto quello che penso dei casi che cita e mi ripeto già abbastanza. La cosa più grave di quell’articolo è che si tiri in ballo il figlio con nome e cognome. Ci pensano già i troll a disturbare la discussione con questioni collaterali, discutibilissime per altro senza polemici personalismi, soprattutto quelli che mettono in mezzo specifiche persone innocenti, come i bambini, che si dichiara ipocritamente di voler difendere.

          1. Sebastiano

            Se è per questo ci ha già pensato il padre (pardon l’acquirente) a presentare il “figlio” in prima pagina con tanto di nome, foto e intervista. Che tu ti stracci le vesti perché se ne parla ANCHE qui (oltre che sui tutti i mass media) mi sembra una burletta.
            Nel frattempo non mi pare di aver visto tuoi interventi che esprimessero con chiarezza che aveva fatto una sciocchezza sesquipedale, anzi mi sembra che tu (come gli altri) ti sia allineato al principio galasiano di “cosa fatta capo ha” (come se non si sapesse già da prima come andava a finire). Cosa che del resto avevi fatto anche nel caso di Lo Giudice.

            Dopodiché ti ricordo ancora una volta che qui si parlava d’altro.

  2. Giannino Stoppani

    Il ds di cui sopra era Tito Corsi?

  3. Giannino Stoppani

    Non fare il modesto, sei tu il padre ideale.

  4. bvzpao

    ma non è che al vecchio Fred non piacciono gli sport individuali? Perchè spesso, nella vita, le decisioni le devi prendere da solo, insieme alle conseguenze.

    Poi c’è il bello di far parte di una squadra, eccetera di retorica ma anche roba giusta.

    MA non schiferei quelli che fanno da soli, perchè spesso lo devono proprio fare da soli.

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