La scuola pubblica scozzese insegnerà dall’anno prossimo ai bambini a partire dai cinque anni che l’essere maschio o femmina non dipende dalla biologia, ma «da ciò che decidi». È quanto stabilito dalle nuove linee guida redatte dal Servizio sanitario ed educativo nazionale scozzese, alle quali gli insegnanti dovranno riferirsi.
«SOLO TU SAI CHI SEI». Come riportato dallo Scotsman, nelle linee guida si legge: «Il tuo sesso è quello che ti viene assegnato dal medico alla nascita. Alla maggior parte delle persone viene assegnato il sesso maschile (bambino) o femminile (bambina) quando nasce». E ancora: «Le persone potrebbero pensare di conoscere il tuo genere perché ti vesti in un certo modo o perché ti piace fare determinate cose. Ma tu sei una persona unica, solo tu sai chi sei».
TROPPO GIOVANI. L’idea del governo di inculcare nelle menti dei bambini fin dalla scuola primaria che il sesso è fluido e non ha radici biologiche e che il genere è una mera costruzione sociale non convince neppure la portavoce del ministero dell’Educazione, Liz Smith, parlamentare del partito conservatore scozzese: «È giusto insegnare ai bambini il significato dei termini e della diversità di genere. Ma molti genitori potrebbero pensare che a cinque anni i loro figli sono troppo giovani per certi discorsi».
FAMIGLIE PROTESTANO. Una mamma è meno diplomatica: «Anch’io penso che gli stereotipi siano dannosi, ma se incoraggiamo i bambini giovanissimi a credere che la realtà fisica del corpo è mutevole, rischiamo di creare problemi di salute fisica e mentale devastanti». È quello che pensa la psicologa infantile scozzese, Amanda Gummer: «Fino agli otto anni per un bambino le cose sono bianche o nere. Molti non hanno le abilità cognitive per capire queste cose e per la maggior parte di loro questi non sono problemi».
GOVERNO DENUNCIATO. Si apre così un nuovo contenzioso tra il governo, la scuola scozzese e molte famiglie. Il Christian Institute, infatti, ha già deciso di fare causa all’esecutivo che ha «consigliato» agli insegnanti della scuola pubblica di non informare i genitori nel caso i loro figli manifestino il desiderio di cambiare sesso e di guidarli nella transizione senza coinvolgere le famiglie.
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