Oggi gli studenti medi e gli universitari hanno lanciato una mobilitazione “contro la crisi ed i tagli alla scuola pubblica”. Corteo anche a Torino. Con folta presenza di bandiere e militanti No Tav, oltre che una nutrita rappresentanza di esponenti dell’area dell’Autonomia (in particolare del Centro Sociale Askatasuna). Non più di mille persone, anche gli stessi organizzatori non si spingono a dichiarazioni più ottimistiche, in corteo per il centro cittadino.
Un gruppo di manifestanti, poco dopo la partenza da piazza Albarello (storico punto di concentramento delle manifestazioni studentesche sotto la Mole), ha lanciato candelotti di fumogeni nel cortile della sede regionale del Miur, in via Pietro Micca. Alcune fonti hanno parlato anche di lancio di bombe carta ed oggetti. Gli agenti hanno risposto con alcune cariche, al seguito delle quali i dimostranti si sono divisi nelle vie circostanti. Dopo l’assalto, il corteo ha deviato rispetto al percorso concordato con la Questura, svoltando in via XX settembre. Qui i manifestanti sono stati costretti a fermarsi per il blocco di decine di poliziotti in tenuta antisommossa. A quel punto hanno raggiunto la piazza del Municipio.
Negli scontri – ha comunicato per prima la radio dell’area antagonista, Radio Blackout – sono rimasti contusi cinque manifestanti. La polizia ha fatto invece sapere che sono stati fermati, per essere identificati, quindici partecipanti alla manifestazione, tra i cui i cinque feriti, per essere identificati. “Fassino vergogna di Torino” e “Questo Profumo non ci piace” alcuni dei cartelloni esibiti, con le foto del sindaco e del ministro dell’Istruzione. Come ricordano gli stessi studenti nei loro comunicati, «la mobilitazione nazionale di oggi è stata lanciata lo scorso giugno a Chiomonte durante il campeggio studentesco No Tav, dove si è svolta un’assemblea con realtà studentesche di varie città italiane, per dire che la nostra opposizione a questo governo e a questo modello di sviluppo resta forte e determinata». Conferma del valore simbolico che ormai sta assumendo la lotta contro la Torino-Lione, che è ormai ambito e spazio in cui si muovono agevolmente ampie fette dell’antagonismo nostrano.