Otto milioni di dollari è la cifra che ha sborsato Scientology per apparire nel momento più importante dell’anno della televisione americana, il Superbowl. Sessanta secondi di spot per promuovere il controverso culto di Ron Hubbard, 60 secondi di immagini all’ultima moda, accattivanti, che vanno a ricordare più un promo di un nuovissimo prodotto tecnologico piuttosto che quello di una “religione”.
CONOSCENZA. Il tema della pubblicità è “knowledge”, la conoscenza di se stessi e del mondo che Scientology cerca di promuovere con qualche fotogramma patinato, in cui vengono mostrati potenziali adepti del culto. Tutti splendenti e vestiti all’ultimo grido, ovviamente, che guardano in camera sorridenti e felici, mentre una voce fuori campo illustra le virtù della cerchia di Scientology. Come se si trattasse di una crema antirughe.
YOUTUBE. «Per chi è curioso, chi è assetato di conoscenza, chi ha bisogno di sapere. Per chi ha domande sull’universo, per chi se ne frega delle etichette, per i ribelli, gli artisti, i liberi pensatori. (…) Abbiate il coraggio di pensare da soli, per cercare la verità, e quello che è vero per te. Guardate per credere». Su Youtube è uno dei video più visti, nei giorni dopo il Superbowl, e forse questo significa che quegli 8 milioni di dollari sono stati spesi bene. O forse che tutti vogliono solo guardare perché non credono ai loro occhi, che una simile operazione commerciale sia stata fatta per coprire tutte le tremende dicerie sulla chiesa di Ron Hubbard che girano da quando Tom Cruise è tornato single.