Salvate mio figlio, condannato alla crocifissione in Arabia Saudita

Di Leone Grotti
16 Ottobre 2015
Al-Nimr, arrestato a 17 anni per aver protestato contro il regime, è stato condannato alla decapitazione e crocifissione. La rabbia della madre: «Perché una sentenza così crudele?»

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Per festeggiare l’elezione a presidente del Consiglio Onu per i diritti umani, l’Arabia Saudita ha condannato alla decapitazione e alla successiva crocifissione Ali Mohammed Al-Nimr. «Nessuno accetterebbe una sentenza così crudele. È disumano, è disgustoso», ha dichiarato la madre del ragazzo, Nusra al-Ahmed al Guardian.

ARRESTO E CONDANNA. Al-Nimr aveva solo 17 anni quando nel 2012 è stato arrestato con l’accusa di aver partecipato a una protesta illegale e di essere in possesso di armi da fuoco. Al-Nimr è anche figlio di un critico del regime islamico. Secondo molti giornali arabi, il ragazzo avrebbe confessato le sue colpe sotto tortura e il 17 settembre scorso è stato condannato durante un’udienza non aperta al pubblico. La sua uccisione potrebbe avvenire in ogni momento.

[pubblicita_articolo]«È DISUMANO». «Per le altre persone, un’ora è composta da 60 minuti. Per me ogni ora è fatta di 60 colpi di dolore. Ecco come mi sento», continua la madre di Al-Nimr. «Nessun essere umano sano di mente condannerebbe un ragazzo di 17 anni a una pena simile. E perché poi? Non ha versato il sangue di nessuno, non ha rubato nulla. È disumano».

TORTURE. Al-Ahmed ha visitato suo figlio in carcere e «la prima volta non l’ho riconosciuto. Era cambiato completamente, aveva una ferita in fronte, ho capito che durante gli interrogatori l’avevano colpito con calci e schiaffi.  Gli sono caduti i denti, ha urinato sangue per un mese. Mi ha detto che gli faceva male tutto».
Nonostante questo, Al-Nimr è rimasto forte: «Lui mi ha detto: “Mamma la cosa più importante è che ti fai coraggio. Qualunque cosa mi accadrà, è già accaduta ad altri. Non sono il primo a patire un’ingiustizia”. Se io sono così forte, è per merito di Dio che mi dà questa forza. Se mio figlio è forte, è merito di Dio».
La madre del ragazzo, ha terminato la sua intervista video con un appello al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama: «Noi non contiamo niente in questo mondo, ma se Obama salva mio figlio, la sua considerazione aumenterà agli occhi di tutti».

@LeoneGrotti

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11 commenti

  1. Filippo81

    Ecco il radioso futuro dell’Europa, la grandiosa civiltà arabo-islamica.

  2. Ale

    …povera donna spera in Obama!!! Il premio nobel per la pace !!! Povera, povera donna che Dio l’aiuti, se esiste. Ma se esiste ha permesso che tutto l’inferno si sia materializzato su questa terra visto che chi uccide per legge ospita l’ONU e l’ONU ha eletto un carnefice a difensore dei diritti umani. Siamo alla frutta!! Spuntano santuari inneggianti a Satana, viene sdoganata l’eutanasia per la depressione mentre allegramente si vendono fegato, polmoni o cosciotti di feti mentre si sorseggia un buon vino. I demoni, se esistono, sono qua sulla terra in carne ed ossa.

  3. Ale

    Su Change.org c’è una petizione per chiedere all’Arabia Saudita di non uccidere questo ragazzo ed è possibile firmarla…dubito che vada a buon fine. Io ho firmato ma ci credo poco…poveretto. Mi viene il vomito se penso che il PD stava a fare le pulci a Berlusconi per l’amicizia con il Dittatore Gheddaffi e ora con estrema leggerezza lo stesso PD ospiti Imam antisemita in parlamento mentre le varie amministrazioni locali ospitano in pompa magna gli emiri saudita e del qatarro (notizia dei quotidiani locali toscani di un mesetto fa!!!) mentre l’ONU ha eletto sta gente, solo perché zeppa di soldi, addirittura presidente del consiglio per i diritti umani. Un paradosso enorme. Il mondo alla rovescia…chi doveva difendere i diritti sociali li calpesta e per soldi ignora fatti ignobili. E non dimentichiamoci che quelli del Qatarro sembra finanzino pure l’ISIS… Dove finiremo??? Mi danno il vomito …i nostri politici!!

  4. AlessandroT

    Se non ci risolleveremo dal pantano in cui siamo sprofondati moralmente, politicamente ed economicamente il mondo sarà sempre più di dominio di queste “potenze emergenti” che passo dopo passo imporranno i loro valori al resto del mondo. Il mondo che abbiamo costruito non piace a tutti purtroppo e se non avremo la forza per difenderlo sarà spazzato via!

  5. Francesco M.

    È questi sono i garanti dei diritti umani alle nazioni unite!? Poveri noi, solo Gesù può salvarci. Mi unisco alla preghiera per questa famiglia.

  6. Sebastiano

    Bisognerebbe chiedere all’Onu che intervenga presso l’Arabia Saudita. Ma allo stesso tempo bisognerebbe che l’Onu ritorni sulla sua decisione di porre l’Arabia Saudita a capo della commissione (o quel che è) per il rispetto dei diritti umani.
    Non ci resta che pregare Gesù Cristo che salvi quel poveraccio dalla follia dei suoi governanti.

  7. SUSANNA ROLLI

    Signora, ho un brivido che mi pervade dalla testa ai piedi.Vorrei che questi miei sentimenti le arrivassero in qualche modo.
    Gesù è il vero Go-el: Lo preghi, ai piedi della croce che le è toccata.
    Io sono con lei, e con suo figlio.
    Non siete soli.
    Un abbraccio.
    Susanna

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