Gran film, estremo e selvaggio, diretto in modo suggestivo da Iñárritu che tira fuori un film alla Gravity: piani sequenza, fluidità della macchina da presa, fortissimo realismo e una fotografia che lascia senza fiato.
Sembra di essere immersi in una storia d’altri tempi che vive di ispirazioni letterarie (London) e di reminiscenze cinematografiche: il Mann de L’ultimo dei Mohicani con i cosiddetti indiani che fanno una paura terribile; Balla coi lupi, persino Malick negli slanci religiosi e nella rappresentazione della Natura e della Luce, l’Aldrich dello splendido L’imperatore del Nord.
Film girato meravigliosamente e interpretato meglio da Di Caprio e Hardy, il primo ha un ruolo complicato, da antieroe, per nulla romantico; il secondo crudele e cinico, rozzo e bestiale.
Cruento, tragico eppure affascinante: potrebbe essere il film dell’anno per compattezza, originalità e suggestioni visive.
Revenant – Redivivo, di Alejandro González Iñárritu