
Regno Unito. Ritirate dal mercato farmaci venduti on line. Le pillole per la dieta pericolose
In questi giorni nel Regno Unito è scattato un allarme che ha fatto emergere numeri e casi di cronaca preoccupanti. Le autorità inglesi hanno sequestrato 3,6 milioni di dosi di farmaci, venduti on line senza ricette, del valore di oltre 9 milioni di sterline e hanno chiuso quasi 2 mila siti web insieme ai 20 mila link diffusi sui social network. Ma questa volta, oltre che di steroidi e viagra, si parla prevalentemente di una grande varietà di pillole dimagranti, di cui la maggioranza sono state acquistate dall’estero, importate in Gran Bretagna e vendute tramite internet. Fra queste ci sono lo Slimex 15 e lo Slim che contengono la sibutramina, una sostanza con effetti collaterali pericolosi sul sonno, la pressione e il cuore, e il Reductil, già ritirato dal mercato nel 2010 perché dannoso. Infine compaiono i casi di cronaca che rivelano che queste pillole hanno conseguenze dannose sulla psiche. A preoccupare le autorità inglesi ci sono poi le erbe dimagranti, contenenti livelli allarmanti di metalli, come il mercurio, l’arsenico e il piombo.
INSONNIA E DOLORI. Tra le numerose storie che, negli ultimi anni, hanno portato al ritiro dei farmaci è emersa quella di Lilla Goatcher, 28enne che da adolescente fu sottoposta a un trattamento di Reductil prescritto dal suo medico. Fu così che in due mesi Goatcher cominciò a perdere peso, grazie alla riduzione dell’appetito prodotta dalla pillola. Nello stesso tempo, però, iniziarono quegli effetti collaterali che la ragazza riteneva ancora sopportabili, come la tachicardia: «Era come se avessi bevuto troppo caffè». Poi «smisi di dormire, fino a non chiudere occhio per tutta la notte», finché si presentò il mal di stomaco insieme a «un dolore al petto così acuto che decisi di smettere di prendere le pasticche».
«DIVENNI PARANOICA». Le erbe possono generare, oltre che l’insonnia e gravi complicazioni cardiache, anche le psicosi, come nel caso di Samantha Ntritsou. Insegnante di danza di 31 anni si procurò con 270 sterline la merce che la fece sentire «piena di energia in eccesso». Ma Ntritsou cominciò a provare una «costante agitazione» e, oltre dalla mancanza di sonno, fu sopraffatta da sentimenti paranoici per cui si convinse di essere spiata: «In ospedale ero completamente fuori di testa, urlavo correndo fra i reparti in cui i pazienti dormivano». All’inizio i medici le diagnosticarono un disturbo bipolare, solo in seguito si accorsero che le pillole che aveva ingerito contenevano l’efedra, una droga con effetti dimagranti. «Avevo fatto cose umilianti, facendo passare la mia famiglia attraverso l’inferno, tutto solo perché volevo essere magra. Ora temo che, data la quantità di vendite di queste pasticche su internet, e quello che le persone sono disposte a passare per perdere peso, altri saranno meno fortunati me».
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