Rassegna stampa/2 Filippi (Giornale): «Siamo patologici, consideriamo la magistratura come potere salvifico»

Di Redazione
17 Gennaio 2011
Stefano Filippi legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Il caso Ruby è lo scontro finale tra pm, che mettono alla gogna mediatica Berlusconi, e il premier; la Cgil vuole ricorrere alla Corte Costituzionale contro il referendum di Mirafiori, siamo patologici; la mania firmatoria, vedi l'appello a favore di Battisti, in Italia è davvero troppo diffusa»

Stefano Filippi, inviato de Il Giornale, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Il caso Ruby è lo scontro finale tra pm, che mettono alla gogna mediatica Berlusconi, e il premier; la Cgil vuole ricorrere alla Corte Costituzionale contro il referendum di Mirafiori, siamo patologici; la mania firmatoria, vedi l’appello a favore di Battisti, in Italia è davvero troppo diffusa».

Silvio Berlusconi ha sferrato il suo contrattacco attraverso un videomessaggio ai promotori della libertà.

Mi sembra che questo sia lo scontro finale tra Berlusconi e giudici, che hanno individuato nella questione sessuale il vero punto debole del premier. Infatti, proprio come è successo con Tangentopoli, magari non si riesce ad arrivare a grandi condanne, intanto però si ottiene lo sputtanamento totale, la gogna mediatica e la carcerazione preventiva di una classe politica. La procura di Milano, inoltre, ha affermato di avere prove consistenti mentre Berlusconi ha detto che le accuse sono prive di fondamento. Quindi vedremo, è lo scontro finale: o la procura distrugge Berlusconi o si capirà che c’è un accanimento nei confronti del presidente del Consiglio.

Il referendum di Mirafiori ha sancito la vittoria del sì e la Cgil minaccia di ricorrere alla Corte Costituzionale.

In Italia ormai non puoi fare niente senza l’avallo della magistratura. Come dice il Censis, siamo così privi di desiderio e dignità che per accordarci su qualunque cosa dobbiamo ricorrere alla magistratura. Non si discute più seduti a un tavolo. I pm rappresentano il nuovo potere salvifico: è una patologia del sistema italiano e bisognerebbe chiedersi da dove si può ripartire per costruire un nuovo tessuto di responsabilità.

Ha fatto discutere la proposta di un assessore della provincia di Venezia: bandiamo dalle biblioteche i libri degli autori che hanno chiesto la liberazione del terrorista Cesare Battisti.

Anni fa c’erano state delle raccolte firme a favore del suo rilascio. Togliere i libri dalle biblioteche sinceramente mi sembra un po’ troppo, però il fenomeno delle liste in Italia è preoccupante. La famosa lista contro Calabresi sappiamo tutti che effetti ha avuto. L’appello a favore di Battisti non avrà un esito così clamoroso ma la volontà degli intellettuali di dettare la linea e difendere l’indifendibile è un’altra patologia. Questa mania firmatoria è davvero esagerata.

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1 commento

  1. Anonimo

    Con il consenso degli avoltoi “adulti”,naturalmente per il bene del paese, l’italia sta per essere trascinata nella dittatura dalla magistratura dal Presidente stalinista, Fini CGIL ecc.Non ci può salvare Luigi Gedda è morto qualche anno fa. Per quanto riguarda l’educazione sessuale, almeno per quanto riguarda l’Italia, il Santo Padre può stare tranquillo. Ci pensa la magistratura, chi sgarra processo velocissimo e galera.

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