
Rassegna stampa/2 Farina (Pdl): «Federalismo in cambio di processo breve? Fesserie»
Renato Farina (Pdl) ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Ci sono fibrillazioni tra Pdl e Lega, ma l’alleanza tiene; sia Bossi che Berlusconi sono interessati a federalismo e riforma della giustizia, non c’è nessuno scambio; finché i giornali cercano di demolire il premier, si verificheranno gli episodi di violenza che abbiamo visto ad Arcore; è tremenda la morte dei bambini rom, la soluzione però è aiutare i genitori, non portare via i figli alle famiglie».
La maggior parte dei giornali, e anche Stefano Folli su Tempi.it, scommettono sulla rottura tra Pdl e Lega, che sarebbe prossima.
Un problema c’è, perché un’ala della Lega è fortemente legata a Bossi e solidale con Silvio Berlusconi ma una parte teme che questo legame forte corroda i voti dell’elettorato leghista. Del resto, la campagna giudiziaria e mediatica lascia intatta la Lega solo per spingerla a far cadere Berlusconi. E’ poi in corso da tempo una lotta per la successione a Bossi e questo condiziona molto i rapporti e le scelte. Le fibrillazioni, dunque, ci sono e sono legate a questi due motivi, ma sono sicuro che l’alleanza terrà perché passa da un rapporto personale solido e dalla condivisione di uno sguardo sul paese, che è contrario allo statalismo.
Altro titolo comune sui giornali di oggi: Berlusconi offre a Bossi il federalismo in cambio del processo breve.
Tutte fesserie. Pdl e Lega sono entrambi convinti che il federalismo sia necessario e ricordo che uno dei suoi promotori è Giulio Tremonti e che il capo del Copaff, la commissione di esperti per l’attuazione del federalismo, è Luca Antonini, uomo del Pdl. In più, soprattutto i giornali di sinistra fanno finta che il tema della giustizia non esista, invece è un problema serio e da qualche parte bisogna pure cominciare ad affrontarlo.
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha definito «inammissibili» i disordini che si sono verificati davanti all’abitazione del premier ad Arcore.
Finché i giornali come Repubblica, invece che parlare di cose importanti come le misure economiche che verranno discusse domani in Consiglio dei ministri, continueranno a fare gossip e sparare pallottole di carta contro il presidente del Consiglio, invocando la sparizione di Berlusconi e insistendo che non è legittimato a governare, continueranno ad avvenire questi fatti.
Domenica quattro bambini rom sono morti in un incendio a Roma che ha distrutto la baracca abusiva in cui dormivano.
E’ una vicenda tremenda. Mi dà molto fastidio, davanti a una tragedia come questa, il rimpallarsi di accuse e responsabilità. Anche Famiglia cristiana che si lancia a battere il pugno sul petto di Alemanno, come se la responsabilità dell’incendio fosse sua. Queste tragedie ci chiamano in causa tutti. La verità è che esiste una questione sociale che dobbiamo caricarci sulle spalle. I genitori devono essere messi nelle condizioni per far vivere i figli in sicurezza, se poi ci sarà un’incapacità palese, si potrà togliere la patria potestà, ma il problema è come aiutare i genitori nel loro compito, non portare via i figli alle famiglie.
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