Rassegna stampa 2/ Bellasio (Sole 24ore) «La manifestazione a Il Cairo è un evento storico per il mondo arabo»

Di Redazione
01 Febbraio 2011
Daniele Bellasio legge per Tempi le notizie più importanti di oggi:«La manifestazione a Il Cairo è un evento di fondamentale importanza per il mondo arabo; Berlusconi annuncia le riforme, ma speriamo anche che le attui, anche in virtù dell'altissimo tasso di disoccupazione giovanile, attualmente al 29%

Daniele Bellasio (Sole24ore) ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata:«La manifestazione a Il Cairo con un milione di persone in piazza è sicuramente un evento storico, che conferma ancora una volta come la capitale egiziana sia il cuore di tutti i maggiori sviluppi del mondo arabo. Una cosa è importante sottolineare: credo siano sbagliate le posizioni del mondo occidentale – almeno quelle che si leggono sui giornali – sia quelle che dicono “non facciamo nulla, vediamo come va”, sia quelle estremamente negative che dicono “andrà sicuramente male e vinceranno i Fratelli Musulmani”. In realtà bisognerebbe favorire, nel rispetto di tutte le sovranità e di tutti i compiti, una transizione pacifica a sistema di Stato di diritto democratico e non è detto che questo non possa avvenire, anzi ci sono i presupposti perché una transizione possa esserci. La fusione tra l’inflazione che alza i prezzi e che accentua il disagio sociale e il modello democratico che ha iniziato a circolare nel Medioriente – basti pensare al fatto che in Irak e in Afghanistan si è votato – fanno sì che si crei una protesta che non è paragonabile a nulla di già visto nel passato e che quindi va sostenuta senza il rischio di farsi imprigionare da schemi ormai vecchi.

 

In Italia siamo alla fase degli annuci. Viene annunciata da parte del Governo l’intenzione di riprendere in mano una sorta di agenda delle riforme. E’ stata annunciata da Berlusconi attraverso i giornali una riforma dell’articolo 41 della Costituzione,per favorire la nascita di nuove imprese e una maggiore libertà nell’economia italiana. Però si tratta di un annuncio, e il governo ormai è in carica da due anni, bisogna capire se questa cornice quasi giuridico-filosofica dentro al quale si vuole rilanciare un’agenda delle riforme avrà poi un’attuazione pratica. Per un governo il modo migliore per fare le cose è governare, quindi farle, per cui non ha  tutti i torti il leader del Terzo Polo Casini quando dice “un governo non annuncia le cose al giornale, le fa”. Se le farà sarà un bene, altrimenti sarà un male.

 

A ciò si collega l’altissima disoccupazione giovanile, arrivata addirittura al 29%. L’Italia è un paese che ha urgente bisogno di riforme, è un paese che non cresce da quindici anni. Per farlo bisogna mettere in campo una serie di iniziative, volte a rendere le imprese più agili nella gestione dei propri piani di business, all’interno di un mondo globale che fa si che ci sia una competizione tra le aziende dei diversi paesi molto più dura rispetto al passato. In questo senso la filosofia che sta dietro la proposta di Marchionne per gli stabilimenti di Pomigliano e di Mirafiori è proprio questa: bisogna trovare un modo per rendere le aziende più agili, garantendo stipendi migliori, ma rassicurando le aziende della loro capacità di adattarsi più velocemente ai cambiamenti dell’economia globale. In questa fase il governo è stato assente e ora c’è da auspicare una maggiore presenza».

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