Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Quanto è stupido il “diritto alla blasfemia” rivendicato da Macron

L'arroganza del presidente francese e di Charlie Hebdo ha conseguenze catastrofiche per le libertà in Europa

Rodolfo Casadei
05/11/2020 - 10:42
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
macron francia

Spiace dover criticare chi è stato e continua essere vittima dell’odio, della cattiveria e del fanatismo jihadista, ma ogni giorno che passa diventa sempre più probabile che la stupidità e l’arroganza di Charlie Hebdo e del presidente Emmanuel Macron stiano per regalare all’islamismo – cioè all’islam politico di Erdogan e del Millî Görüş, dei Fratelli Musulmani, della teocrazia iraniana, del Jamaat el Islami del subcontinente indiano – la sua più grande vittoria politica a livello internazionale, che avrà conseguenze nefaste per la libertà in Europa.

L’ostinazione di Macron a rivendicare il “diritto alla blasfemia” come un fondamentale diritto umano che la Francia promuove e protegge e l’esercizio di tale asserito diritto da parte del sopra citato periodico che ha ripubblicato le vignette su Maometto all’inizio di settembre e poi più recentemente una su Erdogan che evoca il Profeta mentre compie un atto licenzioso hanno prodotto una situazione inedita. Forse per la prima volta terroristi jihadisti, governi e forze politiche islamiste, autorità istituzionali islamiche, governi di paesi musulmani che islamisti non sono e musulmani della strada si ritrovano tutti uniti nell’obiettivo di ottenere che la Francia cambi le sue leggi e le sue abitudini in materia di libertà di espressione. E, purtroppo per tutti, ci riusciranno. Risultato che sarà probabilmente solo l’inizio di un processo di trasformazione delle leggi europee in senso illiberale.

Riunire i nemici

Macron e Charlie Hebdo sono riusciti nell’impresa di coagulare in unico fronte ciò che era separato e in alcuni casi contrapposto. Tutte le componenti della costellazione islamica in questo momento hanno interesse a piegare la Francia: i jihadisti, sconfitti militarmente in Medio Oriente, potrebbero dimostrare che il ricatto terroristico funziona in terra europea; Erdogan, che ha usato i toni più duri contro Macron e più vittimisti riguardo alla condizione dei musulmani europei, dimostrerebbe che quando scende in campo come rappresentante degli interessi dei musulmani che vivono in Europa il risultato è un successo; il musulmano della strada, in Europa come nel Dar-al-Islam, assaporerebbe la rivincita dell’umiliato che è riuscito a piegare i potenti che disprezzando la sua fede disprezzano lui; i governi arabi non islamisti e le autorità religiose pro-establishment come al-Azhar dimostrerebbero che si può difendere efficacemente l’islam anche perseguitando i Fratelli Musulmani (governi) o restando al servizio dei governi che li perseguitano (autorità islamiche ufficiali).

LEGGI ANCHE:

Una strada di Shanghai deserta per il lockdown anti Covid

Zero Covid, zero Pil

27 Giugno 2022
siccità rete idrica

Non si può combattere la siccità senza mettere mano alla rete idrica

27 Giugno 2022

Nessuno dimentichi che Ahmed al-Tayeb, lo sceicco di Al-Azhar, ha condannato l’omicidio del docente francese Samuel Paty come anti-islamico, ma ha aggiunto che «insultare le religioni e attaccare i loro simboli sacri sotto la bandiera della libertà di espressione costituisce un doppio standard dal punto di vista intellettuale e un aperto invito all’odio». “Doppio standard” significa che non si può respingere il terrorismo delle armi (jihadista) se non si respinge anche il terrorismo intellettuale delle vignette blasfeme: al-Tayeb mette le due cose sullo stesso piano.

Cosa succederà adesso

Il film delle settimane a venire è facile da pronosticare: il governo francese presenta la sua legge contro il “separatismo” destinata a colpire le moschee e i centri di scolarizzazione islamisti in Francia, le proteste e i boicottaggi contro Parigi nel mondo islamico raddoppiano di intensità, nuovi attentati terroristici colpiscono il territorio francese, i paesi riuniti nell’Organizzazione della Conferenza islamica condannano gli attentati ma chiedono alla Francia di ritirare la sua legislazione islamofoba e di legiferare contro la blasfemia, altrimenti saranno costretti a prendere provvedimenti contro i cittadini e le merci francesi. L’Europa dichiarerà la sua solidarietà con Parigi, ma non farà nulla per passare dalle parole ai fatti: in Germania vivono 5 milioni di musulmani di cui 2 milioni con la cittadinanza tedesca. Mentre gli Usa non simpatizzano affatto per la laicità alla francese, soprattutto gli esponenti dell’establishment progressista.

Come ha scritto su Le Figaro l’esperto di jihadismo Hugo Micheron:

«C’è una stampa influente e “progressista”, incarnata dal New York Times e dal Washington Post, che sembra fare molta fatica a pensare il problema jihadista – questo aggettivo non appare mai negli articoli sugli attacchi terroristici! Con un ribaltamento della realtà, la responsabilità della violenza è imputata non agli islamisti, ma al modello repubblicano francese, un’interpretazione che riecheggia la vulgata diffusa dalla Turchia di Erdogan o dalla Cecenia di Kadyrov».

Il discorso di BXVI a Ratisbona

La stampa e l’establishment liberal americano per lo più fanno la stessa cosa che fecero quindici anni fa in occasione delle violenze seguite al discorso di Ratisbona di Benedetto XVI: puntano il dito non contro chi ha fatto ricorso alla violenza per protestare contro la manifestazione di un pensiero (allora venne uccisa una suora in Somalia e furono attaccate chiese in Palestina e in Iraq), ma contro chi ha manifestato il pensiero al quale gli estremisti hanno reagito con violenze e minacce. Per i progressisti made in Usa i musulmani non vanno provocati perché godono dello statuto di vittime (del colonialismo e del pregiudizio etnico e religioso); ma più in generale né un presidente Trump né un presidente Biden prenderebbero mai le difese del “diritto alla blasfemia” rivendicato da Macron che ha coagulato l’indignazione e la reazione di tutto il mondo islamico, perché gli Usa hanno bisogno della Turchia per contenere la Russia e hanno bisogno dell’Arabia Saudita per tenere sotto scacco l’Iran.

Ma più che col cinismo e con l’incapacità di comprendere dei liberal americani Macron se la deve prendere con se stesso, perché le condizioni per l’inversione delle responsabilità, con la Francia vittima di ripetuti sanguinosi attentati jihadisti trasformata in carnefice dei musulmani che la abitano, le ha create lui provocando il cortocircuito fra le leggi vigenti che vogliono impedire l’islamizzazione dello spazio pubblico, quelle che lui vuole introdurre per combattere il “separatismo” di alcune componenti musulmane della popolazione e la rivendicazione della legittimità della blasfemia anti-islamica. Non c’è bisogno di essere musulmani per sentire che qualcosa stride quando lo Stato francese, dopo aver vietato negli anni scorsi l’hijab nelle scuole e il niqab e i burka in pubblico (mentre alcune amministrazioni locali vietano anche il burkini in spiaggia e nelle piscine), si appresta ora a vietare il velo in tutte le aziende destinatarie di appalti pubblici, ad abolire la scuola parentale (praticata da un certo numero di famiglie musulmane) e a negare agli imam formati all’estero e pagati da autorità straniere di esercitare in Francia, e nel mentre che introduce questi divieti che hanno l’obiettivo di ostacolare la diffusione dell’islamismo, la massima autorità di Francia difende la libertà illimitata di bestemmiare il profeta e il Dio dei musulmani. Chi glielo spiega ai musulmani – di tutto il mondo – che la Francia non ce l’ha con loro?       

Ottusità laicista

Il futuro, come dicevamo, è segnato: la Francia dovrà cedere e fare per la ragione sbagliata quello che avrebbe dovuto fare tempo fa per la ragione giusta. In tutti i paesi del mondo la libertà di espressione ha dei limiti fissati dalla legge, in particolare quando l’espressione diventa offensiva, e non si capisce in base a quale logica il sentimento religioso dovrebbe essere l’unico sentimento umano verso il quale le offese sono sempre permesse. Ma il cedimento in questa particolare circostanza avrà due conseguenze catastrofiche: consacrerà Recep T. Erdogan come protettore dei musulmani che vivono in Europa e spianerà la strada ad altri cedimenti che avverranno con la stessa dinamica del primo. Il quadrilatero terroristi-Erdogan-piazze musulmane-al-Azhar funzionerà alla perfezione, ogni componente rafforzando le altre tre spontaneamente, senza nessuna intesa previa. L’ottusità presuntuosa dei laicisti ci ha portato qui.

Foto Ansa

CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Una strada di Shanghai deserta per il lockdown anti Covid

Zero Covid, zero Pil

27 Giugno 2022
siccità rete idrica

Non si può combattere la siccità senza mettere mano alla rete idrica

27 Giugno 2022
Cannabis rapporto droga onu

Il disastro della legalizzazione della cannabis nel Report sulla droga delle Nazioni Unite

27 Giugno 2022
Giovani in Italia piantano nuovi alberi

L’Ue ha promesso «tre miliardi di alberi entro il 2030». Siamo a tre milioni

27 Giugno 2022
Ragazza in bicicletta

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Proteste pro choice contro la decsione della Corte Suprema americana, Los Angeles, California, 24 giugno 2022

I titoli ovvi dei giornali e l’evidenza dell’esserino con le unghie

26 Giugno 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

Manifestazione contro la guerra in Ucraina

Loro cantano “Imagine”. Noi cantiamo “Martino e l’imperatore”

Emanuele Boffi
27 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Ballottaggi all’insegna di deserto e suicidio (del centrodestra)
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Fermare la guerra infinita
    Carlo B. Scott Visconti
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist