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Quante divisioni hanno gli ortodossi?

Di Stefano Caprio
14 Aprile 2022
La Chiesa di Kirill ha giustificato l’offensiva di Putin con toni da guerra santa, evocando il destino di riunificazione che attende i cristiani russi, ucraini e bielorussi. Ma le cose sono più complicate di così
Vladimir Putin e il patriarca Kirill
Vladimir Putin con il patriarca ortodosso Kirill a Mosca nel 2020 (foto Ansa)

L’incredibile “operazione militare speciale” con cui la Russia ha invaso l’Ucraina, minacciando l’Europa e l’intero Occidente, ha lasciato attoniti non solo per l’inattesa esplosione di violenza, ma anche per i toni apocalittici da “guerra santa”, che sembrava ormai un ricordo confinato nei tempi lontani delle Crociate medievali. La Chiesa ha affiancato e motivato la guerra dello zar richiamando il “Battesimo della Rus’ di Kiev” in cui devono riunirsi i russi, gli ucraini e i bielorussi. È davvero un’unica Chiesa, e un unico popolo?

Nell’anno 988 il principe di Kiev, Vladimir il Grande, fece scendere nelle acque del fiume Dnipro tutto il popolo di Kiev, laddove il leggendario mercante scandinavo Kyj aveva costruito un ponte per fa passare le pellicce e il legname che costituivano la ragione economica della nascita del nuovo Stato, in quella che fu chiamata la “via dai Variaghi ai Greci” che univa il settentrione al Mediterraneo. Kiev sign...

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