Quando politici e cronisti saranno sostituiti da guitti, iene e tapiri
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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – L’Italia è una repubblica fondata sui like e nata col vaffa. La sovranità appartiene alla rabbia che la esercita nelle forme e nei limiti dello spettacolo. La politica fugge la realtà e per dare l’assalto ai palazzi non basta più un capopopolo ma un capocomico. Come Beppe Grillo, a Roma, che se ne sta nei paraggi durante la rivolta dei tassisti a palazzo Montecitorio. E come Pif, il Testimone, che lo stesso giorno – a Palermo – si mette alla testa dei disabili gravi lanciati all’assalto della regione siciliana.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”] C’è voluto Pif, Pierfrancesco Diliberto, per fare irrompere i disabili, armati solo di sedie a rotelle, nel palazzo. Ma anche questa insurrezione è grillismo. Ed è spettacolo. Cambia il primattore ma la commedia, anzi – la tragedia – è la stessa: la politica non s’interessa della realtà e non dà soluzioni, ed è il pagliaccio a farsi portavoce dei bisogni della gente.
Come nell’informazione.
Noi fummo i giornalisti, la cronaca dei fatti. Ma quelli che ci sostituiranno saranno i guitti, le iene. E tutti quanti, giornalisti, tapiri, iene, e Lucci, continueremo a crederci capaci di leggere la realtà.
A proposito di realtà. L’Italia è una repubblica fondata sui like e cresciuta col vaffa. Il dissenso va in scena e solo la realtà, in cerca di voce, fa opposizione al palazzo.
Anche voi, dovendo scegliere, cosa scegliereste: dare la vostra voce a un comico o dare il vostro silenzio a un potente? È sempre lì: o lì o là. Nel frattempo… La La Land!
Testo tratto dalla rubrica “Olì Olà” in onda su La7 durante la trasmissione Faccia a faccia, domenica in prima serata
Foto Ansa
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