Al Seaview, il piccolo impianto sportivo che sorge nel nord di Belfast e che ospita i match casalinghi dei protestanti del Crusaders, si sapeva che sarebbe stata una partita tesa. Sabato era in programma uno dei derby cittadini più concitati, quello col Cliftonville, voce sportiva dei cattolici dei quartieri settentrionali della città. In più era scontro al vertice: le due squadre occupano i primi due posti della classifica, sebbene distanziate da 12 punti. Ma la partita non è nemmeno iniziata: alle 15.10, orario stabilito per l’inizio della sfida, in campo non c’era nessuno, in seguito alla decisione della polizia di spostare il match a data da destinarsi.
LANCI DI OGGETTI. Motivo della scelta è stata una flag protest che ha occupato Shore Road, non distante dallo stadio dei Crusaders: non erano tanti i manifestanti, ma la PSNI si è trovata in difficoltà, specie quando al pacifico sit-in ha fatto seguito il lancio di alcuni oggetti e bottiglie, proprio destinati agli agenti. Prima la polizia ha provato a chiedere ai manifestanti di concedere 40 minuti di tregua per permettere ai tifosi di raggiungere lo stadio. Nessuno però intendeva muoversi, e le provocazioni della folla crescevano. Così gli ufficiali hanno usato la mano pesante, rispondendo con fermezza e veemenza: casco in testa, scudo in mano e manganello pronto per colpire. E subito dopo, ecco la decisione: match rinviato.
TRE ARRESTI. «È un giorno triste per il calcio», commentava il presidente del club di casa in un comunicato stampa. «Dobbiamo ringraziare i tifosi di entrambi i club per la loro pazienza. La famiglia del calcio ha bisogno di rimanere unita all’interno dello sport in questi momenti di difficoltà». Più di un’ora i supporters delle due squadre hanno dovuto aspettare all’interno dello stadio prima di poter uscire in sicurezza. Era una scena surreale: tutti in piedi contro le reti, spalle al campo e sguardo fisso alla strada antistante, cercando di capire che cosa succedeva all’esterno del campo.
Nel frattempo la polizia ha già proceduto con alcuni arresti: 2 uomini e una donna sono stati fermati domenica, accusati di comportamenti riottosi e aggressione a ufficiali di polizia. «Non c’era altra scelta se non spostare la partita», ha spiegato invece Jim Boyce, vice-presidente della Fifa, anche lui allo stadio ad assistere al derby tra due club sì rivali, ma a livello societario sempre più vicini e amici. «Ci sarebbero potute essere conseguenze ben peggiori fuori dal campo. La partita comunque si giocherà: questa gente non ce la farà a scoraggiare chi c’è in gamba nel nostro calcio locale. Chi è stato derubato è il Crusaders, e di un buon incasso: le squadre hanno bisogno di ogni penny riescono a guadagnare».