Prada acquista la pasticceria Cova per farla conoscere al mondo

Di Massimo Giardina
21 Febbraio 2013
La griffe milanese ha acquisito la pasticceria Cova per aprire 40 negozi nel mondo. L'ennesimo caso del made Italy amato all'estero.

L’Italia nel mondo è amata e gli imprenditori del gusto nostrano l’hanno capito. Moda, sapori, ristoranti, design e tutto ciò che può essere ricondotto all’estro italiano gode di molteplici opportunità di business nel mondo. Da ultimo, un importante marchio come Prada ha comprato la storica pasticceria Cova di via Montenapoleone a Milano, secondo quanto risulta a MF Fashion.

EATALY E NON SOLO. Il progetto della griffe milanese contempla l’apertura di 40 punti vendita nel globo. Sulla scia del successo di Eataly di Farinetti che commercia i prodotti italiani amati dagli americani di Manhattan, molte sono le aziende del Belpaese che ricercano possibilità di crescita all’estero, sia famose sia di piccole dimensioni.
È il caso dei produttori di vino: in California hanno trovano stabile dimora alcuni produttori italiani di vino nelle famose Napa e Sonoma Valley che hanno portato la loro conoscenza vinicola nelle terre fertili a nord di San Francisco. Le tre sorelle discendenti della famiglia dei marchesi Antinori, Albiera, Allegra e Alessia gestiscono una winery chiamata Antica a Napa dal 2006. Altro esempio importante è il castello Di Amorosa (nella foto), dove un imprenditore italiano ha ricostruito nei minimi dettagli un castello medievale aperto al pubblico e dove viene venduto il vino prodotto nelle loro terre limitrofe.

IL LEGNO E IL GELATO. Si stanno espandendo anche le piccole gelaterie e pasticcerie: produttori italiani che emigrano negli Stati Uniti o in altri parti del mondo, come gli eredi della storica pasticceria Remigio dell’isola di Vulcano nelle isole Eolie che da qualche anno sono presenti con successo in Australia o i blasonati brianzoli dell’Albero dei gelati che stanno aprendo a Brooklyn un punto vendita con la volontà di espandere il loro business oltreoceano anziché in Italia.
Anche sul lato design il made in Italy sta sempre più allargando gli orizzonti verso altre parti del mondo e in particolare molti mobilieri, che hanno visto il mercato domestico perdere significative quote di mercato, stanno aprendo punti vendita negli Stati Uniti, in Russia e nel far east. Paradigmatico è l’interesse di FederlegnoArredo nel creare situazioni che facilitino i propri partner all’internazionalizzazione come il progetto “Emerge Italy” realizzato insieme al ministero dello Sviluppo economico.

@giardser

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