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La preghiera del mattino

La politica europea è in disgregazione. A chi interessa?

Di Lodovico Festa
18 Gennaio 2024
I "topi" belgi e olandesi che fuggono dalla nave-Ue, le mosse pericolose di Sanchez e Tusk per il potere e quelle disperate di Macron, la stampa italiana che si occupa solo di Meloni. Rassegna ragionata dal web
Sanchez Michel Ue Europa
Il presidente del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel (a destra) e il primo ministro Pedro Sanchez (foto Ansa)

Su Linkiesta Gabriele Losana scrive: «"C’erano un presidente, un commissario, un giudice e un governatore…". Basta poco per capire che è tornata la pazza politica belga. La terra dei surrealisti quest’anno va alle urne federali, oltre che europee e locali: all’orizzonte ci sono lo spettro della tenaglia delle destre, favoritissime nelle ricche Fiandre, e un ritorno dell’ingovernabilità che è di casa nell’affollata scena nazionale, fatta di partiti piccoli che seguono la divisione linguistica tra nederlandofoni e francofoni. Insomma, di per sé già un cocktail esplosivo, in un Paese in cui i governi ad interim sono spesso la norma, e che nei mesi a venire rischia di replicare la complessa formazione di un esecutivo nella pienezza dei poteri vista tra 2019 e 2020, cui ha fatto seguito la relativa stabilità garantita dall’attuale premier Alexander de Croo. A infiammare la partita a tutto campo c’è un’altra variabile, cioè l’incrocio con la competizione Ue. Per di più in un momento in cui l...

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