Il Center for Medical Progress (Cmp) ha diffuso un quinto video “undercover” nel quale una direttrice della ricerca del colosso abortivo Planned Parenthood spiega agli attivisti che le procedure dell’aborto possono essere «alterate» per ottenere più organi fetali «intatti».
«OTTENERE I MIGLIORI ESEMPLARI». Il 9 aprile, gli attivisti del Cmp hanno incontrato Melissa Farrell, direttrice della ricerca per la Planned Parenthood Gulf Coast. Nel filmato, Farrell spiega che nella clinica si possono fare interruzioni di gravidanza «in modo tale da ottenere i migliori esemplari»: «Se noi alteriamo il nostro processo, siamo in grado di ottenere cadaveri fetali intatti», poi possiamo «inserire tutto nel budget».
ALTERARE LE PROCEDURE. Alterare una procedura di aborto allo scopo di estrarre campioni di tessuto fetale è espressamente vietato dalla legge federale, che permette di ottenerli solo se «nessuna alterazione di tempo, metodo o procedura usata per terminare una gravidanza viene fatta solo allo scopo di ottenere il tessuto». La salute della donna, infatti, dovrebbe essere la preoccupazione principale dei medici. La procedura descritta da Farrell come usuale nelle cliniche della Planned Parenthood, dunque, andrebbe contro la legge federale.
MERCATO ILLEGALE. I precedenti filmati accusavano il colosso abortivo americano, finanziato dallo Stato, di essere coinvolto in un gigantesco mercato illegale di organi e tessuti di bambini abortiti. Le cliniche si sono difese affermando che non si tratta di compravendita ma di “donazioni” rimborsate. Il confine è molto labile, anche perché nei precedenti video il rimborso era oggetto di contrattazione tra i finti offerenti e i responsabili delle cliniche.
SI PUÒ FARE. Nell’ultimo filmato la direttrice Farrell specifica che «nel caso in cui interessi, e i medici abbiano bisogno di un esemplare intatto, si può ottenerlo». Ovviamente, più il feto è sviluppato e avanti con i mesi, più la procedura è complicata e questo «si riflette sui tempi e sui costi». La parte finale del video contiene riprese molto forti, in cui la clinica mostra ai finti compratori esemplari di feti abortiti.
BATTAGLIA POLITICA. Sulla base dello scandalo suscitato da questi video, molti senatori repubblicani hanno proposto di tagliare i finanziamenti pubblici alla Planned Parenthood, che è stata messa sotto indagine in molti Stati. Ma la proposta lunedì è stata bocciata, anche se per pochi voti. Anche la Chiesa cattolica si è espressa sul caso. Il cardinale Sean O’Malley, presidente della commissione sulla vita della Conferenza episcopale americana, ha scritto: «L’aborto è il prodotto di una mentalità del profitto, di una cultura dell’usa e getta che, attualmente, hanno schiavizzato i cuori e le menti di tante persone».