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Sul Sussidiario Antonio Fanna scrive: «Puntuale come una cartella esattoriale, da Bruxelles è arrivata anche quest’anno la Relazione sullo Stato di diritto. Questo “documento di lavoro dei servizi della Commissione Ue” presenta alcune particolarità. La prima è appunto la firma: chi lo ha redatto? Da chi sono composti questi non meglio precisati “servizi della Commissione Ue”? Che autorità hanno per dispensare patenti di democraticità? In coda al documento (la parte dedicata all’Italia è lunga 48 pagine), i funzionari di Bruxelles fanno conoscere le loro fonti, gli organismi consultati nel corso di un loro breve sopralluogo in Italia, gli atti parlamentari presi in esame, gli articoli di giornale considerati. Si dimenticano però di riportare nomi e cognomi degli autori, lasciando genericamente alla Commissione Ue la paternità».
Quella che il mio vecchio amico Giulio Sapelli chiama la “burocrazia celeste” di Bruxelles (una sterminata tecnocrazia particolarmente refrattaria a...
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