
Perché in un mondo come il nostro «essere religiosi significa essere soli»

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Mi è morto il pesciolino rosso. Anzi due. Se ne sono andati uno dopo l’altro a distanza di una settimana. Compassione, sì, anche per le bestiole che non so in quale paradiso siano andate. Proprio in questo tempo di memoria del sacrificio di Gesù si vorrebbe non sentirsi estranei a nessun pesciolino. Però il mondo non va da questa parte. Anzi. Le forze del “Bene” sono così strampalate che, per esempio, chiamano la morte “diritto riproduttivo” e “famiglia” l’industria degli orfani.
D’altra parte, è dura stare in piedi in mezzo a una cornice di macerie e di male, di scialuppe e di kamikaze, di famiglie sfollate forse per sempre e di bambini annegati per sempre. È dura. Esige il sacrificio di una dimenticanza straordinaria. Esige piegare la realtà a una vera e propria dittatura dei sentimenti. Tant’è, ci si diverte da morire. E addirittura si muore per “divertimento” (come ad esempio pare sia accaduto nel festino romano dove hanno trucidato un ventenne).
[pubblicita_articolo]Chi sente il problema serio di questo mondo dostoevskiano, dove tolto Dio, tutto è diventato possibile? Hannah Arendt direbbe che «essere religiosi in un mondo del genere significa essere soli, non soltanto nel senso che si è soli davanti a Dio, ma anche nel senso che nessun altro sta davanti a Dio».
Stare davanti a Dio. Non è una specializzazione da preti. Sarebbe l’umanizzazione della vita. Infatti: quanta divisione e quanta malafede sarebbero cacciate di casa se fosse appena appena familiare lo stare davanti al Mistero da cui sorgono e vanno a finire tutti gli esseri e tutte le cose?
Ma questo non vale certamente oggi, al tempo in cui trionfa la clausola borghese dell’autosufficienza che riduce l’essere nel mondo al ruminare a vanvera, secondo le fiammate emozionali prodotte dai condizionamenti del vivere nel mondo, tutte le più altruistiche parole del mondo.
Amore, solidarietà, felicità eccetera. Tutte le parole più belle della vita sono fradice di menzogna nel tempo della vita totalmente irreligiosa. Vale a dire, quando la vita è fradicia di supponenza rispetto al Mistero da cui scaturiscono e vanno a finire tutti gli esseri e tutte le cose del mondo.
Proprio in questi giorni i cristiani rinnovano la memoria di Gesù che «patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, il terzo giorno risuscitò». L’unico problema serio. Infatti, se fosse vero quello che annuncia la Pasqua, sarebbe anche vero che nel vortice del finito che ci trascina a fondo, c’è Uno che non è finito. Come fare per capire che sostanza ha, e se ha sostanza, questa pretesa impossibile di “non-finito”?
Da quanto sta scritto (e confermiamo anche noi nella nostra umile e mortale vicenda di pesciolini prossimi ai sessant’anni), solo per esperienza si può dire se sia vero o no che «dove due o tre sono uniti nel mio nome, lì sono io». Perciò, tutte le potenze di questo mondo rimangono ben concentrate a mettere a ferro e fuoco l’unità dei cristiani.
Foto pesce rosso da Shutterstock
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29 commenti
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Guarda il mio nome è di fantasia e così l’e-mail io n’è ti conosco n’è quasi so chi sei però ultimamente dici cose, che veramente interpretano il sentimento mio è forse di diversi altri hai una lettura delle cose in cui mi riconosco
@ Paolo
Eh???? Scusa, non si capisce a chi ti rivolgi. o non lo capisco io.
Grazie direttore, leggerti ci fa sentire meno soli nella pugna dell’arena.
Fradicie non fradice…..per non rimanere da solo anche nell’ortografia….
Caro Alberto, non essere così puntiglioso.
Si può scrivere anche “fradice”. (Sab.&Coletti)
Leggendo tanti comnenti pieni di astio mi viene da pensare che Amicone sia solo quindi sia tra i pochi rimasti,almeno nella suddetta operosa regione, a vivere religiosamente.
Ti sbagli.
La propaganda fa sì che 100 persone abbiano la voce di diecimila.
E la maggioranza perda rappresentatività nelle stanze del potere.
A questo aggiungi alcuni vescovi e cardinali e pochi preti che sono nell’attesa di essere chiamati a salire sul carro del vincitore e per salire su quel carro sarebbero disposti a scaricare i “nemici” cioè noi.
Quanti sono i vescovi e cardinali che hanno fatto sentire la loro voce sui massacri dei Cristiani in Medio Oriente?
Io ne ho trovato solo uno: mons. Negri.
Il resto…diciamo che sono disattenti.
Cosa non di fa per un piatto di gnocchi, eh?!
Redivivo!
Grazie Luigi di queste parole così intense e vere. Finché ne restano almeno due…. c’è speranza per tutti gli altri perchè Lui è. Ci vuole coraggio a fare un editoriale così, non sono sempre d’accordo con quello che scrivi ma questa volta ti ringrazio davvero, perchè sento riconosciuta la mia drammatica fatica di non far finta di niente… e facile non è e da soli è impossibile. Buona settimana santa sr. Cristiana
… solo per rettificare l’indirizzo mail…
C’è un luogo speciale, dove la preghiera è veramente pane quotidiano, dove si prega più che parla (?), dove la preghiera rende visibile Cristo sui volti delle persone riconciliate e comunicate -forse dopo tanti, tanti anni….; un luogo dove Dio ha posato lo sguardo (uno dei tanti luoghi) e che ha toccato col Dito della Sua Mano facendone scaturire scintille di vita eterna (ho molta fantasia), un luogo particolarmente benedetto da Lui, insomma.Ne è la prova il fatto che questo luogo è meta di pellegrinaggi incessanti da decenni (vi si andava persino in tempo di guerra, e di persecuzioni comuniste). “Appena potrò ci tornerò” , si sente spesso dire.
Un luogo molto “attaccato”, da dentro e da fuori: buon segno!!
Quel luogo è innanzitutto una “scuola di preghiera”, di gesti, di riti semplici ma profondi, interiori più che esteriori -ripeto: interiori più che esteriori, di calma e di pace (ogni tanto una voce straziante esce fuori dal coro, ma tutto normale, succede nei luoghi santi), di bei canti che rilassano tutta la persona, anche il corpo (non ha a che fare con la new age, per carità!). Un luogo dove a parlare più che altro è la Voce dello Spirito Santo, la grande sconosciuta dei tempi odierni. “Dove due o tre sono riuniti…”…; ma noi, davvero ci riuniamo? Sappiamo ancora riunirci? Che significa riuniti per davvero? Guardiamo alla semplice profondità del messaggio e dei comportamenti a Medjugorje: già si comincia a sentir muovere il cuore, e a tacere un poco.
Mi chiedo: PERCHE’ IGNORARE?
Ormai Amicone sembra Ligabue, ma gli manca, rispetto al cantastorie emiliano, la sincerità.
Giannagnelli, o chiunque tu sia, se non capisci la sincerità , profonda e vera, in quest’articolo, sei messo male parecchio, ma ,evidentemente, buttare lì una stupidaggine sembra più importante che cercare di capire cosa si legge, farsi interrogare almeno un po’.
Cioè per il nostro amicone chi fa scelte di coscienza diverse dalle sue non ha valori, solo parole “fradicie di menzogna “. Se non è menzogna,e pericolosa, questa….
Sconcertante che idee da crucco come questa abbiano tentato di prendere piede nella mia libera,laica e operosa regione. Penso che dovreste smetterla di sputare sugli Altri, magari evitando di usare la religione a giustificazione della vostra pochezza.
Abbiamo capito, a “sputare sugli altri” vuoi essere solo te…
Ad elevare la propria dottrina elementare a metodo di intolleranza -è vero- si resta soli. Se questo è il cristianesimo, tenetevelo pure. Del resto ne leggiamo i resoconti ogni giorno, nelle pagine di cronaca giudiziaria .
Concordo con Antonio, che concorda con Giannagnelli.
Cordialità
Sono d’accordo con Bob, che è d’accordo con Antonio , che è d’accordo con Giannagnelli.
Cordiali saluti
Bè, siamo in tantissimi a condividere Lucillo, che condivide Bob , che condivide Antonio, che condivide Giannagnelli.
Sono d’accordo con Dudu, che è d’accordo con Xyzwk, che è d’accordo con Lucillo, che è d’accordo con Bob, che è d’accordo con Antonio, che è d’accordo con Giannagnelli, insomma siamo tutti d’accordo con noi stessi.
E quanto siamo educati !
Bè, essere in tantissimi per te non è mai stato un problema: Triestina (con gemelli!!!), Lena, Riccardino, Lucillo,. ecc . Passi la tua vita in questo modo è la riempi di tanti amichetti… tutti d’accordo e tutti nella tua testolina.
Ma il dottore… mai?
Aiuto!!!
“Ad elevare la propria dottrina elementare a metodo di intolleranza”
Anto’, lasciatelo dire senza offesa, ma ad essere “elementare” non è la dottrina, ma il tuo livello di conoscenza e, soprattutto, di comprensione della medesima.
Della coerenza come virtù da tenere di conto se si vuol far credere di essere intelligenti se ne parlerà un’altra volta, eh?
E quale sarebbe la “libera, laica e operosa regione” che sono curioso?
Eh…sai perché, caro Menelik?
Perché messa così sembra atei operosi contrapposto a Cattolici fannulloni.
Poi, se uno andasse a ben guardare i giorni e gli orari in cui i troll vomitano le loro perle di saggezza………
Io manco l’ho considerato quel che ha scritto….non credi che sia lei/lui? Ti vedo titubante stavolta, Giovanna.
Ma no, Susanna, è sempre la nostra trollona !
Solo che al primo horror-nick mantengo un po’ di prudenza, al secondo horror nick d’appoggio al primo…ormai la conoscono tutti , poveretta…e quanto è noiosa !
Ok,una tattica….