Perché è stato così facile organizzare una carneficina a Bruxelles

Di Redazione
25 Marzo 2016
I dieci errori fatali delle forze di sicurezza e di intelligence belghe. Fra denunce archiviate alla leggera, agenti impreparati e controlli zero in aeroporto

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I fondamentalisti islamici potenzialmente pronti a “fare il salto” nel terrorismo sono troppi e trovano coperture troppo facili nella nostra Europa dai confini liquidi. La sensazione – come è emerso chiaramente subito dopo le stragi di Parigi e di nuovo adesso, dopo gli attentati di Bruxelles – è che sia davvero impossibile monitorare tutti i soggetti a rischio per impedire attacchi come quelli di martedì in Belgio. Tuttavia, come suggerisce un articolo di Gian Micalessin pubblicato oggi sul Giornale, forse sarebbe bastata un po’ di attenzione in più da parte dei servizi di sicurezza e di intelligence per comprendere che qualcosa si stava muovendo intorno al mondo di Salah Abdeslam, il quale del resto era nel mirino di mezza Europa da mesi.

[pubblicita_articolo]ERRORI E FALLE. Micalessin elenca sul Giornale dieci fatali «errori e falle all’interno di un apparato di sicurezza già inadeguato a fronteggiare la minaccia terroristica». Dieci «peccati capitali», scrive il cronista, che hanno consentito al super ricercato Salah «di restare latitante per quattro mesi» e a perfino «di organizzare la struttura responsabile, dopo la sua cattura, degli attentati di Bruxelles». Sono buchi che riguardano in generale il comportamento e le “regole di ingaggio” delle forze dell’ordine nei confronti delle minacce di terrorismo, ma anche singole sviste che appaiono inquietanti alla luce di quello che è successo dopo.

NON DISTURBARE. In quanto alla generale rilassatezza dei controlli antiterrorismo Micalessin riporta per esempio la legge belga che «vieta di disturbare il riposo dei sospetti delinquenti tra le 9 di sera e le 5 di mattina»: è questa norma che solo «due giorni dopo le stragi di Parigi» avrebbe consentito a Salah di fuggire nella notte dal suo appartamento, subito individuato dalle forze dell’ordine. Ancora: dal piccolo Belgio sono partiti ben 400 foreign fighter per la Siria, eppure «prima delle stragi di Parigi le sue autorità si son ben guardate dal bloccare le partenze e dallo scambiare i dati dei sospetti terroristi con gli altri servizi di sicurezza europei». Per non parlare della mancata integrazione tra le «sei polizie» del paese e della loro scarsa preparazione.

AEROPORTO SGUARNITO. Incredibile anche «l’inadeguatezza dei controlli di sicurezza dell’aeroporto di Bruxelles», già segnalata – continua Micalessin – in un rapporto del Consiglio europeo del 29 febbraio scorso e affidata «a personale che trascura di controllare se tra i passeggeri provenienti da zone a rischio terrorismo vi siano dei sospetti inclusi nelle liste dell’Europol». Tutto questo «nonostante il ritrovamento nel covo di Forest di numerosi detonatori che segnalavano la preparazione di nuovi ordigni». Era davvero così imprevedibile che sarebbe stato scelto l’aeroporto come luogo da colpire?

SOFFIATE IGNORATE. In quanto agli errori “puntuali”, Micalessin ricorda il fatto che Ibrahim Bakraoui, uno dei due fratelli kamikaze di Bruxelles, era stato catturato a giugno in Turchia mentre si aggirava nei pressi del confine con la Siria ed era stato estradato in Belgio, dove però è stato rilasciato per mancanza di prove circa i suoi «legami col terrorismo». Il cronista del Giornale cita inoltre una soffiata del «luglio 2014», naturalmente subito «archiviata», che segnalava a Molenbeek la radicalizzazione di Abdeslam e dei fratelli Ibrahim nonché i loro legami con Abdelhamid Abaaoud, mente del massacro di novembre in Francia. Ignorata, secondo il sindaco del quartiere di Schaerbeek, anche una segnalazione allarmata esposta alla polizia da un vicino di casa della cellula jihadista che di lì a qualche giorno “firmerà” l’attentato di Bruxelles.

Foto Ansa/Ap

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24 commenti

  1. Menelik

    11 interventi della stessa persona con 10 fake diversi.
    Per ripetere alla nausea le medesime boiate, sperando che qualcuno abbocchi.
    Quando ha visto che nessuno ha abboccato, si mette ad offendere.
    Conferma in pieno la mia tesi:
    una persona normale ha uno ed un solo nick a cui corrisponde una sola mail di registrazione.
    Chi si crea una moltitudine di fake e di mail finte viene qui al solo scopo di ingannare.
    Né più né meno di uno che ha documenti falsi di più nominativi.
    Se una persona è onesta e sincera, a prescindere da come la pensa, a che gli servono documenti falsi?
    Documenti falsi servono solo ai malavitosi.
    Cari amici della redazione, siete troppo buoni e vi fate menare per il naso.

    1. underwater

      Auguri a Giuseppe, pernacchia a Focauld.

    2. Focauld

      Lasciando fare le pernacchie ai “professori-di-storia”, auguro a tutti, nessuno escluso, Buona Pasqua di Resurrezione.

    3. Cisco

      @Franzenfeste und Komplotten

      Quindi i pochi “cristiani” (e qualche musulmano) uccisi a Bruxelles rientrano perfettamente nei parametri criminali di quei pazzi del Daesh!

      1. Underwater

        Sono pur sempre uomini.

    4. Cisco

      @La Bassa

      Certo, ma si da’ il caso che la sicurezza dell’aeroporto di Bruxelles NON è gestita da una compagnia israeliana, ed è certamente più difficile prevedere che dei pazzi senza armi si schiantino con degli aerei piuttosto che bloccare gente con le bombe addosso dentro un aeroporto.

      1. Cisco

        @La Bassa sai leggere?

        Ho scritto: “la sicurezza dell’aeroporto di Bruxelles NON è gestita da una compagnia israeliana”

        Quindi come vedi il noto complottista Blondet non può continuare a sostenere un collegamento tra attentati e sicurezza affidata a società israeliane, visto che gli attentati capitano a prescindere da chi si occupa della sicurezza. E resta il fatto che le aziende israeliane sono prime al mondo – per ovvie ragioni – in tema di sicurezza.

  2. Menelik

    Il fatto che le persone che tentano di diffondere queste bufale spacciate per oro colato, lo fanno ricorrendo ad una selva di fakes e con le tecniche tipiche del trollaggio, dovrebbe mettere in guardia sulla mancanza di onestà intellettuale degli stessi.
    Se uno è onesto e limpido, perché mai dovrebbe ricorrere a nominativi falsi per ingannare i lettori?
    Se uno è iscritto a qualunque sito, non solo a questo, con più nominativi di appoggio e di comodo, quello ha necessariamente qualcosa da nascondere.
    Quando ad una persona corrisponde un profilo, quella è una persona onesta.
    Quando una persona ha più profili con indirizzi mail diversi dallo stesso computer, quella persona ha affidabilità zero.
    E queste sono le persone che diffondono complotti e deliri.
    Ampiamente smentiti dallo svolgersi degli eventi, ma ci provano continuamente.
    Non li fanno ragionare nemmeno i morti ammazzati, sia in Siria, come in Nigeria, e come in Europa.

    1. gigi

      Se è per questo, menelik, Blondet e Chiesa si firmano con nome e cognome, a differenza tua che sei pure un servo.

  3. Menelik

    L’attentato è stato compiuto da estremisti islamici jihadisti salafiti…lì…come cavolo si fanno chiamare.
    Questi terroristi sono per lo più criminali comuni, gente che era da sempre intricata in giri loschi, che si sono convertiti all’islamismo radicale.
    Ogni altra interpretazione è delirio puro.
    In periodi come questo, quando l’Occidente è stato trascinato in una guerra non voluta da nessuno all’infuori dei jihadisti, tentare di mettere in giro bufale costruite su interpretazioni fantasiose di fatti reali, dovrebbe essere considerato se non un reato, almeno un atto molto pericoloso per l’incolumità e la salvezza nazionale.
    Questo in una nazione seria, che si prende a cuore il benessere dei cittadini.
    Chiaramente, in un circo equestre di magnaccioni, questa e cento altre bufale.

  4. Aragorn

    Complimenti a tutti di Tempi per come ci informate su questi tragici e sciagurati avvenimenti.
    Solo ieri i Tg hanno riportato la notizia dell’attacco alle centrali nucleari che proggettavano le
    cellule dell’Isis; quando da molti giorni ho letto sù Tempi che un giornale belga aveva riportato
    questo proggetto. Mi vengono i brividi di paura sè avessero portato a termine questo attacco.
    E vero; la lotta al terrorismo politico in Italia -voluto da potenze e servizi stranieri con manovalanza
    “nostrana”- a tutt’oggi ,speriamo per sempre, ha un’efficace positività dopo le molte vittime innocenti.

    1. Pro Memoria

      Un’esercitazione simulante una catastrofe era stata organizzata alla stazione Schuman di Bruxelles
      Il 25 febbraio scorso. La stazione si trova a 400 metri dalla fermata del metrò di Maelbeek. L’esercitazione ha coinvolto vigili del fuoco, personale sanitario, Croce Rosa del Belgio, Polizia.
      La solita “esercitazione preventiva”….

      1. Cisco

        @ Pro Memoria & Friends

        Le solite tesi complottiste che vedono nelle esercitazioni qualcosa di strano. Peraltro il tunnel in questione e’ nuovo e sarà inaugurato a breve, per questo hanno fatto una esercitazione. Se avessero voluto farla a scopo “preventivo” l’avrebbero fatta direttamente sulla linea del metro coinvolta negli attentati, non su quella ferroviaria gestita da una azienda diversa. Peraltro non si capisce quale utilità abbia una esercitazione di questo tipo per un attacco kamikaze: ma senza libri e interviste con queste minchiate chi pagherebbe la pensione a dei vecchi rimbambiti come i vari Blondet, Mazzucco (il più esilarante di tutti) e il mitico compagno Giulietto?

    2. La Bassa

      “Come sapete, non ho mai nascosto che pensavo che gli attentati che sono stati perpetrati negli Stati Uniti e in Europa dall’ 11 settembre 2001 erano degli attentati “false flag”, degli attentati attribuiti a delle organizzazioni terroristiche islamiche ma in realtà perpetrati dai nostri governi per servire gli interessi politico-economiche con sullo sfondo la destabilizzazione del mondo arabo, lo sviluppo dell’islamofobia nel mondo, la concretizzazione del progetto del grande Israele e in fine la realizzazione di un nuovo ordine mondiale che impone un governo mondiale che limita i nostri diritti e delle libertà fondamentali al fine di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell’ombra, tirano le redini della politica mondiale”. (deputato belga Laurent Louis, del partito “Debout les belges”)

      1. Cisco

        @La Bassa

        Ma prima di ripetere come un pappagallo cio’ che citano i complottisti vai almeno a verificare le fonti? Ma lo sai che il deputato belga Laurent Louis non è più parte del partito fascista “Debout les belges”, scioltosi dopo un inglorioso 1% alle ultime elezioni? Lo sai che il personaggio che citi e’ stato iscritto al partito belga Islam che vuole l’applicazione della sharia? Che gusto c’è seguire le minchiate complottiste riempendo di soldi le tasche di personaggi falliti ?

    3. Brianzolo

      “Dietro gli attentati terroristici di Bruxelles ci sono i fabbricatori, i trafficanti di armi che vogliono il sangue, non la pace, che vogliono la guerra, non la fratellanza. Poveretti che comprano le armi per distruggere la fratellanza”. (Papa Francesco – Giovedì Santo)

      1. underwater

        Dal Papa al riciclo di pezzi più vecchi, il troll no si è fatto mancare niente. Peccato che, ancora una volta, si sbagli ed annoi.

        1. Joe

          Peccato che però tu non dica mai niente, di fronte a prove schiaccianti. Mai un argomento, solo scemenze kosher. Vai a fare il servo da qualche altra parte.

          1. underwater

            Siete voi che non solo non avete prove, ma ve le fabbricate ad arte pur di costruire il vostro unico busillis, che sarebbe meglio curare da uno psichiatra di quelli bravi.

      2. Cisco

        @Brianzolo

        Arruolare il papa tra i complottisti perché denuncia il traffico di armi è esilarante.
        Il papa fa il papa, cioè guarda in faccia la realtà anche quando è scomoda politicamente o ideologicamente.

        1. Povera Voce

          Il commento qua sopra è un tipico esempio di ossimoro.
          La frase
          “Il papa fa il papa, cioè guarda in faccia la realtà anche quando è scomoda politicamente o ideologicamente”
          entra in deciso contrasto con la frase
          “Arruolare il papa tra i complottisti perché denuncia il traffico di armi è esilarante”.

          1. underwater

            No, perché il Papa, quando parla, intende in un certo modo, voi ne modificate il significato in un altro, che certamente non è nelle idee del Pontefice.

          2. Focauld

            Quest’altro commento invece è invece un tipico esempio di caso clinico di disturbo paranoide correlato a schizofrenia :-))

        2. underwater

          Se i potenti sono coloro che ieri hanno chiesto surrettiziamente il salone della nostra parrocchia e vi hanno tenuto una preghiera islamica non autorizzata, spaventando i bambini del oratorio, molto meglio essere servi di Cristo che regnare come loro e voi sull inferno.

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