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Per Turetta “fine gogna mai”

Di Emanuele Boffi
10 Dicembre 2024
Non basta l'ergastolo, non bastano i proiettili inviati al suo avvocato. Per l'assassino di Giulia Cecchettin nessuna pena è sufficiente. È questo l'errore di aver trasformato un omicidio in un caso politico
Filippo Turetta entra nell'aula della Corte di Assise di Venezia 25 novembre 2024 (foto Ansa)
Filippo Turetta entra nell'aula della Corte di Assise di Venezia 25 novembre 2024 (foto Ansa)

L’Associazione italiana dei professori di Diritto penale (Aipdp) e l’Unione delle Camere penali italiane (Ucpi) hanno avuto un gran coraggio nell'esprimere solidarietà a Giovanni Caruso, l'avvocato di Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin. Nei giorni scorsi, Caruso, che è ordinario di Diritto penale all’Università degli Studi di Padova, ha ricevuto una busta con all'interno tre pallottole avvolte in un foglio di carta. Medesima vicinanza è stata espressa da Gino Cecchettin, padre di Giulia.

Aipdp e Ucpi non si sono limitati a esprimere il proprio «sgomento e preoccupazione», ma hanno anche voluto

«fare appello alla responsabilità dei media, della politica e di tutti su una narrazione delle vicende giudiziarie equilibrata nei toni e rispettosa dei ruoli dei diversi attori del processo. Il rischio paradossale, altrimenti, è che perfino dopo una sentenza di condanna dell’imputato di un femminicidio, alla pena più grave prevista dall’ordinamento, e quando gli sfor...

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