Papa Francesco: «Oggi ci sono tanti martiri come ai tempi di Nerone. Ma anche cristiani perseguitati coi guanti bianchi»
Papa Francesco, nell’omelia oggi alla Messa a Casa Santa Marta, è tornato a parlare dei martiri cristiani odierni, proprio oggi che si fa memoria dei Santi Protomartiri della Chiesa romana uccisi da Nerone. Ricordando che Dio «ha fecondato con il sangue dei martiri i primi germogli della Chiesa di Roma», il Pontefice ha detto che la Parola di Dio cresce e diventa Chiesa grazie «alla forza dello Spirito Santo» e alla «testimonianza dei cristiani».
SI’ SI’, NO NO. «Non c’è crescita senza lo Spirito – ha spiegato papa Francesco -: è Lui che fa la Chiesa, è Lui che fa crescere la Chiesa, è Lui che convoca la comunità della Chiesa. Ma anche è necessaria la testimonianza dei cristiani. E quando la testimonianza arriva alla fine, quando le circostanze storiche ci chiedono una testimonianza forte, lì ci sono i martiri, i più grandi testimoni. E quella Chiesa viene annaffiata dal sangue dei martiri. E questa è la bellezza del martirio. Incomincia con la testimonianza, giorno dopo giorno, e può finire come Gesù, il primo martire, il primo testimone, il testimone fedele: con il sangue». Ma, ha aggiunto Bergoglio, «c’è una condizione per la testimonianza, perché sia vera: deve essere senza condizioni, ferma, decisa. Deve essere con quel linguaggio che Gesù ci dice, tanto forte: “Il vostro linguaggio sia sì, sì, no, no”. Questo è il linguaggio della testimonianza».
CACCIATI IN MODO ELEGANTE. «Oggi – ha aggiunto il Pontefice – guardiamo questa Chiesa di Roma che cresce, irrigata dal sangue dei martiri. Ma anche è giusto che noi pensiamo a tanti martiri di oggi, tanti martiri che danno la loro vita per la fede». Se tanti furono i martiri ai tempi di Nerone, oggi «non ve ne sono di meno. Ci sono tanti martiri, nella Chiesa, tanti cristiani perseguitati. Pensiamo al Medio Oriente, cristiani che devono fuggire dalle persecuzioni, cristiani uccisi dai persecutori. Anche i cristiani cacciati via in modo elegante, con i guanti bianchi: anche quella è una persecuzione. Oggi ci sono più testimoni, più martiri nella Chiesa che nei primi secoli. E in questa Messa, facendo memoria dei nostri gloriosi antenati, qui a Roma, pensiamo anche ai nostri fratelli che vivono perseguitati, che soffrono e che con il loro sangue fanno crescere il seme di tante Chiese piccoline che nascono. Preghiamo per loro e anche per noi».
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3 commenti
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Il vostro linguaggio sia sì, sì, no, no”. Questo è il linguaggio della testimonianza»
Molto bene Bergoglio parli bene razzoli male anche il tuo sia si si no no perchè sei piuttosto ambiguo pressapochista equivoco parziale
Se dicessi si si no no quante adulazioni in meno avresti da tutti i personaggi pubblici corrotti che ti lusingano in tutte le tv
Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, ci ricorda che il papa è “il dolce Cristo in terra”.
era…….il dolce Cristo in terra siccome le cose cambiano nella Chiesa adesso è uno show man