Papa Francesco: Il cuore è «la strada», il criterio è «l’incarnazione»
Papa Francesco, nell’omelia di oggi alla Messa alla casa Santa Marta, riprendendo l’esortazione del Vangelo di Giovanni a «rimanere nel Signore», ha detto che un cristiano, per farlo, deve «conoscere cosa succede nel proprio cuore». Ma è necessari anche una corretta operazione di discernimento, per non farsi ingannare da quegli «spiriti» che ci fanno «allontanare da Lui». Per questo occorre «mettere alla prova» ciò che pensiamo e desideriamo: «Mettete alla prova gli spiriti per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. Per questo è necessaria la vigilanza. Il cristiano è un uomo o una donna che sa vigilare il suo cuore. E tante volte il nostro cuore, con tante cose che vanno e vengono, sembra un mercato rionale: di tutto, tu trovi di tutto lì… E no! Dobbiamo saggiare – questo è del Signore e questo non è – per rimanere nel Signore».
DI DIO O DELL’ANTICRISTO. Affinché questa operazione di valutazione non sia fallace è necessario un criterio. Secondo papa Francesco è semplice: «Ogni spirito che riconosce Gesù Cristo, venuto nella Carne, è di Dio. Ogni spirito che non riconosce Gesù non è di Dio: è lo spirito dell’anticristo». Per questo occorre «riconoscere la strada di Gesù Cristo», cioè riconoscere che Lui, «essendo Dio, si è abbassato, si è umiliato» fino alla «morte di croce». «Quella è la strada di Gesù Cristo», ha detto il Papa: «L’abbassamento, l’umiltà, l’umiliazione. Se un pensiero, se un desiderio ti porta su quella strada di umiltà, di abbassamento, di servizio agli altri, è di Gesù. Ma se ti porta sulla strada della sufficienza, della vanità, dell’orgoglio, sulla strada di un pensiero astratto, non è di Gesù. Pensiamo alle tentazioni di Gesù nel deserto: tutte e tre le proposte che fa il demonio a Gesù sono proposte che volevano allontanarlo da questa strada, la strada del servizio, dell’umiltà, dell’umiliazione, della carità. Ma la carità fatta con la sua vita, no? Alle tre tentazioni Gesù dice di no: “No, questa non è la mia strada”».
IL VERBO FATTO CARNE. Il cuore è «la strada», il criterio è «l’incarnazione», ha detto il Papa. «Il Verbo è venuto in carne: questo è Gesù Cristo! Gesù Cristo che si è fatto uomo, Dio fatto uomo, si è abbassato, si è umiliato per amore, per servire tutti noi. E l’Apostolo Giovanni ci conceda questa grazia di conoscere cosa succede nel nostro cuore e avere la saggezza di discernere quello che viene da Dio e quello che non viene da Dio».
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