Papa Francesco e i tre criteri per amare il prossimo: realismo, coerenza e filiazione

Di Redazione
12 Giugno 2014
Nella Messa alla Casa Santa Marta il Pontefice ha indicato quali sono gli insegnamenti di Gesù per amare i nostri fratelli

Papa Francesco, oggi alla messa alla casa Santa Marta, ha commentato il passo del Vangelo che narra il dialogo tra i discepoli e Cristo a proposito dell’amore fraterno. Per evitare di amare il prossimo come i farisei, dobbiamo seguire le tre indicazioni che Gesù stesso ci dà. E che sono il realismo, la coerenza e la filiazione.

REALISMO. «Primo criterio: un sano realismo», ha detto il Pontefice. «Se tu hai qualcosa contro un altro e non puoi sistemare, ma mettetevi d’accordo, almeno; ma, mettiti d’accordo con il tuo avversario, mentre sei in cammino. Non sarà l’ideale, ma l’accordo è una cosa buona. È realismo. E uno fa un passo, l’altro fa un altro passo e almeno c’è la pace: una pace molto provvisoria, ma la pace dell’accordo».

COERENZA. Il secondo criterio è la coerenza rispetto a quello che diciamo di essere, per cui non diffamare, non insultare, non denigrare l’altro. «Sparlare dell’altro è uccidere – ha detto papa Francesco – perché alla radice è lo stesso odio. Lo uccidi in un un’altra maniera: con le chiacchiere, con le calunnie, con la diffamazione. Oggi pensiamo che non uccidere il fratello sia non ammazzarlo, ma no: non ucciderlo è non insultarlo. L’insulto nasce dalla stessa radice del crimine: è la stessa. L’odio. Se tu non hai odio, e non ucciderai il tuo nemico, tuo fratello, non insultarlo nemmeno».

FILIAZIONE. Il terzo criterio è la «filiazione». Tutti, infatti, siamo fratelli perché «abbiamo lo stesso Padre. Non parlare con il Padre senza essere in pace con il fratello. Tre criteri: un criterio di realismo, un criterio di coerenza, cioè non ammazzare ma nemmeno insultare, perché chi insulta ammazza, uccide; e un criterio di filiazione: non si può parlare con il Padre se non posso parlare con il mio fratello. E questo è superare la giustizia, quella degli scribi e dei farisei. Questo programma non è facile, no? Ma è la via che Gesù ci indica per andare avanti. Chiediamo a Lui la grazia di poter andare avanti in pace fra noi, sia con gli accordi ma sempre con coerenza e con spirito di filiazione».

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1 commento

  1. Ale

    Zero commenti a queste belle frasi di Francesco. Il Diritto rivendicato qui da alcuni ad avere delle Fobie non equivale ad odiare un fratello, considerandolo diverso ed isolandolo per questo, solo per diversi gusti sessuali?! Sono etero..quindi penso di essere imparziale.

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