
Papa Francesco ai nuovi cardinali: «La Chiesa ha bisogno della vostra comunione, con me e tra di voi»
Papa Francesco questa mattina nella basilica di San Pietro, durante la celebrazione del Concistoro ordinario per la creazione di 19 nuovi cardinali, alla presenza del papa emerito Benedetto XVI (che si è tolto lo zuccotto quando Bergoglio gli si è avvicinato per abbracciarlo affettuosamente), ha dedicato l’omelia della Messa al brano del Vangelo di Matteo che recita: «Gesù camminava davanti a loro…».
«CAMMINARE CON LUI». «Anche in questo momento – ha osservato il Pontefice – Gesù cammina davanti a noi. Lui è sempre davanti a noi. Lui ci precede e ci apre la via… E questa è la nostra fiducia e la nostra gioia: essere suoi discepoli, stare con Lui, camminare dietro a Lui, seguirlo». Il Santo Padre ha detto di essere colpito dal fatto che nei Vangeli «Gesù cammina molto, e istruisce i suoi lungo il cammino. Questo è importante. Gesù non è venuto ad insegnare una filosofia, un’ideologia… ma una “via”, una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara facendola, camminando. Sì, cari Fratelli, questa è la nostra gioia: camminare con Gesù».
[internal_gallery gid=149019]LA VIA DELLA CROCE. Camminare con il Signore tuttavia «non è facile, non è comodo», ha puntualizzato papa Francesco, «perché la strada che Gesù sceglie è la via della croce». Cristo camminando con i discepoli anticipa loro «quello che gli accadrà a Gerusalemme: preannuncia la sua passione, morte e risurrezione. E loro sono “stupiti” e “pieni di timore”», ma noi «diversamente dai discepoli di allora, sappiamo che Gesù ha vinto, e non dovremmo avere paura della Croce, anzi, nella Croce abbiamo la nostra speranza. Eppure, siamo anche noi pur sempre umani, peccatori, e siamo esposti alla tentazione di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio. E quando si pensa in modo mondano, qual è la conseguenza? Dice il Vangelo: “Gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni” (v. 41). Si sdegnarono. Se prevale la mentalità del mondo, subentrano le rivalità, le invidie, le fazioni… Allora questa Parola che oggi il Signore ci rivolge è tanto salutare! Ci purifica interiormente, fa luce nelle nostre coscienze, e ci aiuta a sintonizzarci pienamente con Gesù, e a farlo insieme, nel momento in cui il Collegio dei Cardinali si accresce con l’ingresso di nuovi Membri».
COLLABORAZIONE, CORAGGIO, PREGHIERA. Quindi il Pontefice ha sottolineato «la gioia di accogliere insieme la sua Parola, di lasciarci istruire da essa e dallo Spirito Santo, per diventare sempre di più un cuore solo e un’anima sola, intorno a Lui. E mentre siamo così, convocati, “chiamati a Sé” dal nostro unico Maestro, vi dico ciò di cui la Chiesa ha bisogno: ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione, con me e tra di voi. La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità. La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo (…). La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Esprimiamo la nostra vicinanza spirituale alle comunità ecclesiali e a tutti i cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni». Bisogna pregare per loro, ha insistito il Santo Padre, «perché siano forti nella fede e sappiano reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose».
Ecco chi sono i nuovi cardinali creati oggi da papa Francesco:
1 – Pietro Parolin, arcivescovo titolare di Acquapendente, segretario di Stato
2 – Lorenzo Baldisseri, arcivescovo titolare di Diocleziana, segretario generale del Sinodo dei vescovi
3 – Gerhard Ludwig Müller, arcivescovo-vescovo emerito di Regensburg, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede
4 – Beniamino Stella, arcivescovo titolare di Midila, prefetto della Congregazione per il clero
5 – Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna)
6 – Leopoldo José Brenes Solórzano, arcivescovo di Managua (Nicaragua)
7 – Gérald Cyprien Lacroix, arcivescovo di Québec (Canada)
8 – Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio)
9 – Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile)
10 – Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia)
11 – Mario Aurelio Poli, arcivescovo di Buenos Aires (Argentina)
12 – Andrew Yeom Soo jung, arcivescovo di Seoul (Corea del Sud)
13 – Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Santiago del Cile.
14 – Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso)
15 – Orlando B. Quevedo, arcivescovo di Cotabato (Filippine)
16 – Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes (Haiti)
Arcivescovi emeriti, che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa:
17 – Loris Francesco Capovilla, arcivescovo titolare di Mesembria
18 – Fernando Sebastián Aguilar, arcivescovo emerito di Pamplona
19 – Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries.
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