«L’Olanda è un narco-Stato». E Rutte finisce sotto protezione

Di Redazione
29 Settembre 2021
I Paesi Bassi non sono solo il paradiso dello spinello, ma anche la porta d'ingresso in Europa della cocaina. I narcotrafficanti sono diventati così potenti da minacciare direttamente il premier
Il premier dell'Olanda, Mark Rutte

Il premier dell'Olanda, Mark Rutte

«L’Olanda soddisfa molte caratteristiche di un narco-Stato». Lo scriveva la polizia dei Paesi Bassi già nel 2018 ma il governo non ha preso sul serio quell’allarme e oggi si ritrova con una situazione difficile da gestire. La criminalità organizzata che gestisce il traffico di droga, soprattutto quella di origine marocchina denominata Mocro-Maffia, è diventata così potente da potersi permettere di controllare perfino gli spostamenti del premier Mark Rutte. La scorta del capo del governo olandese in carica dal 2010, che ama recarsi al lavoro in bicicletta, è stata di conseguenza rafforzata per impedire attentati. Le minacce «vengono prese sul serio e c’è una reale preoccupazione», ha scritto De Telegraaf dando la notizia.

L’Olanda non è solo coffee shop

L’Olanda, come raccontava Panorama in un’inchiesta di luglio, non è solo meta del turismo giovanile attratto dai coffee shop, dove è possibile acquistare e consumare legalmente droghe “leggere”. È anche uno dei principali hub europei per il traffico internazionale di cocaina e altre sostanze stupefacenti. Dal porto di Rotterdam, in particolare, transita la droga gestita da narcos colombiani e ‘ndrangheta calabrese, e smistata in Olanda in particolare dalla Mocro-Maffia, guidata da Ridouan Taghi. Si pensa che Taghi, arrestato a Dubai nel 2018, continui a gestire indisturbato il traffico dal carcere.

Il mercato della droga olandese vale tra i 16 e i 20 miliardi di euro e la Mocro-Maffia è divenuta sempre più spregiudicata. I narcotrafficanti si sono specializzati, oltre che nello spaccio, anche nell’eliminazione fisica di membri di gang rivali e personaggi scomodi (avrebbero perfino un tariffario: appena 2-3 mila a omicidio). L’ultimo assassinio eccellente risale all’estate: il 6 luglio, nel cuore di Amsterdam, è stato freddato il giornalista investigativo più famoso d’Olanda, Peter de Vries, che aveva già indagato su oltre 500 casi di assassinio, la maggior parte dei quali legati al narcotraffico.

«L’Olanda è un narco-Stato»

De Vries era stato consulente nel processo Marengo, il più grande atto di accusa contro la Mocro-Maffia che ha l’obiettivo di risalire agli autori dell’omicidio di Derk Wiersum, ucciso il 18 settembre 2019 davanti a moglie e figli sulla soglia di casa, ad Amsterdam. Wiersum era l’avvocato di Nabil Bakkali, killer pentito e testimone chiave contro l’organizzazione.

«L’Olanda è un narco-Stato», dichiarava a Panorama Vito Shukrula, avvocato penalista olandese specializzato in omicidi e criminalità organizzata. «E la negligenza della polizia è totale». Ora però che perfino il premier Rutte è stato minacciato, il governo dovrà cominciare a porsi il problema.

Foto Ansa

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