“Oh-oh mi è semblato di vedele un gatto”. Un blogger propone di fermare i predatori di uccellini

Di Elisabetta Longo
23 Gennaio 2013
Il signor Gareht Morgan accusa i felini neozelandesi di essere i principali indiziati per l'estinzione di specie protette di volatili. E propone di mettere al bando i gatti, che sono degli «assassini nati»

“I gatti sono assassini nati”. Con questo motto lo strambo economista neozelandese Gareth Morgan ha aperto un blog “Cats to go”, per cercare di convincere i suoi compaesani della potenzialità da serial killer che ha la specie felina. Motivo: minacciano le specie di volatili protetti presenti in Nuova Zelanda.

69 ETTARI DI CACCIA. Il blog dispone di molte infografiche per diffondere la causa di vietare la presenza felina nella sua nazione. «In Nuova Zelanda ci sono 1 milione e quattrocentomila gatti. Un terzo delle specie di uccelli presenti sul nostro territorio sono già prossime all’estinzione, e ogni gatto in media, all’anno, uccide circa 65 uccellini. Inoltre, ogni gatto copre un territorio di caccia di circa 69 ettari, pari a 67 campi di rubgy».
Con questa campagna, il signor Morgan non sta proponendo un’eutanasia di massa al popolo felino neozelandese (almeno non esplicitamente) ma suggerisce ai proprietari di gatti di mettere al collo del proprio animale un sonaglio, di modo che, sentendolo, l’uccellino braccato possa scappare. Di conseguenza, suggerisce anche di castrare, laddove richiesto, e di non rimpiazzare il felino di famiglia una volta deceduto.

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SALVATE I KIWI. «La vostra adorabile palla di pelo è un natural born killer, e va tenuto in casa». In particolare Morgan si schiera in difesa dei kiwi, gli uccellini tipici della Nuova Zelanda che, non essendo dotati di ali sviluppate, non possono spiccare il volo lontano dagli artigli del gatto, e pertanto sono i più minacciati. «Immagina una Nuova Zelanda senza gatti», chiosa infine il blogger. «Torneremmo a sentire tanti cinguettii nelle nostre città».

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