Oggi rinnova con lo United. Ma a 14 anni Giggs era ad un passo dal City

Di Emmanuele Michela
01 Marzo 2013
Il gallese ha siglato un nuovo contratto con i Red Devils. E sul "Daily Mail" Schofield, l'allenatore che lo scoprì ragazzino, racconta della trattativa che doveva accasarlo ai Citizens. «Ma Ferguson fu più veloce».

Ha stracciato ogni record, e ora andrà avanti a giocare fino a 40 anni. Ryan Giggs ha messo oggi la firma al suo nuovo contratto con lo United, raggiungendo un accordo che lo legherà ai Red Devils fino al giugno 2014, per una nuova stagione, la 23esima consecutiva, in scena all’Old Trafford. Tutto questo accade alla vigilia di un traguardo prestigioso per l’eterna carriera del Welsh Wizard, che se dovesse andare in campo sabato nel match casalingo contro il Norwich arriverebbe a quota 1000 partite giocati, oltre a rafforzare il suo primato assoluto come giocatore più presente nella storia del Manchester. E chissà mai che con un altro anno e mezzo di calcio a disposizione non arricchisca il suo già ricchissimo palmares: escludendo il titolo di quest’anno ancora in gioco (per quanto i 12 punti di vantaggio spingano a considerare chiuse le velleità dei rivali del City) la sua bacheca si fregia di 12 titoli nazionali, 4 FA Cup, 3 League Cup, 2 Champions, una Supercoppa, un mondiale per club e un’Intercontinentale.

IN 22 ANNI ALMENO UN GOL PER STAGIONE. «La cosa che mi rende più orgoglioso è il fatto di sentirmi ancora importante per la squadra», sono state le parole del giocatore. «Questa è una società fantastica, con un grande spirito di gruppo ed è bellissimo farne parte. Ora dobbiamo concentrarci sui nostri obiettivi, perché dobbiamo provare a vincere quanti più trofei possibile. Sono contentissimo di aver firmato un nuovo contratto». Esordiva nel 1990, il giorno del suo diciassettesimo compleanno: da lì non lascerà più la squadra, accompagnandola ai più grandi successi della sua storia e detenendo anche un primato singolare. In 22 stagioni consecutive coi Red Devils è sempre riuscito ad andare in rete almeno una volta.

L’ALLENATORE CHE LO SCOPRÌ. E nel giorno in cui la Manchester rossa abbraccia la sua bandiera, la sponda “Sky Blue” della città borbotta leggendo quanto riporta il Daily Mail. È una vecchia storia, che però ogni volta fa male: è legata al nome di Dennis Schofield, l’allenatore che scoprì Ryan Giggs quando aveva solo 8 anni. Dennis, lattaio nella vita, talent scout e tecnico del Deans Youth Club nel tempo libero, aveva fatto il nome di quel ragazzino gallese trapiantato a Swinton, periferia di Manchester, ad un altro club della città, il City. E sembrava che il colpo si dovesse fare: «Dicevano: quando il ragazzo avrà 14 anni “faremo un grandissimo affare”. Io dicevo a Ken Barnes (capo dei talent scout del City): “Siate certi di essere a casa sua quando Ryan compirà 14 anni, perché c’è lo United che lo tiene sott’occhio”. Mi disse che il City aveva già parlato con i genitori, e che tutto “Era già a posto”». Ma la mattina del 29 novembre 1987, giorno del 14 compleanno di Giggs, a casa del ragazzo si presentò Alex Ferguson, che gli fece firmare un contratto con lo United. Del City nessuno si fece vedere: «Con ragazzi di questo calibro devi essere il primo, bisogna stargli addosso. Ryan era un tifoso dello United, ma io ero davvero arrabbiato con il City». Chissà come sarebbe andata la storia sportiva delle due squadre se, quel giorno, al posto di Ferguson si fosse presentato a casa del ragazzo qualche dirigente Citizens.

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@LeleMichela

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