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Scorrendo le pagine di certi giornali, sentendo gli accorati appelli a mezzo TV e radio di certi commentatori, e soprattutto inabissandosi nella stordente e carnevalesca ridda di comunicati e post di certi politici, laddove "certi" può essere agevolmente tradotto con "di sinistra", verrebbe quasi da pensare che a novembre qui in Italia oltre che per le Regionali in Emilia-Romagna si voti anche per le Presidenziali degli Stati Uniti.
Nel suo eterno feticismo provinciale ed esterofilo, la sinistra italiana, politica e mediatica, si è lanciata letteralmente all’assalto della Convention democratica di Chicago, per inaugurare un nuovo capitolo della sua sempre verde serie "la sinistra riparta da".
Speranza in versione cheerleader
Verrebbe facile puntare gli occhi ingolositi su Kamala Harris, in fondo Roberto Speranza trasformato in un fan da partita di basket cui manca solo una pignatta di pop-corn in mano e magari una coca-cola formato famiglia deporrebbe a favore di questa idea: una ...
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