
Non sopporto i tifosi: non amano le loro squadre, odiano quelle degli altri

Articolo tratto dal numero di settembre 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.
Io odio i tifosi. Io odio tutti quelli che ragionano da tifosi. Li trovate su Twitter, il loro posto delle more, dove possono dire tutto e il contrario di tutto. Non ci puoi discutere. Hanno la loro opinione e non ti stanno neanche a sentire.
Non ci voglio parlare più. Non sanno nulla, hanno solo un pensiero fisso. Quelli della Juventus credono che ce l’abbiano tutti con loro (è vero), sono sempre sulla difensiva e se scrivi che sta per essere venduto un giocatore o che c’è un problema è per mettere in difficoltà la Juve. Cioè, non lo fai perché hai una notizia, lo fai perché ce l’hai con la Juve.
Quelli dell’Inter odiano la Juventus e sostengono che non ha vinto uno scudetto onestamente: in Italia ci riesce perché ruba, in Europa s’affloscia perché non ha gli arbitri dalla sua. Ma allora perché prendete ancora l’abbonamento e andate allo stadio al freddo e al gelo? A scendere, ognuno ha il suo assioma preferito da proporti senza se e senza ma.
Io i tifosi non li sopporto. Più che sperare che la loro squadra vada bene, stanno a fare le macumbe sperando che s’affossino quelle degli altri. Basta, non voglio più confrontarmi con chi parte da posizioni preconcette e non si documenta neanche. Io i tifosi li odio. Amen.
Come? Cosa voto il 20 settembre al referendum? Belin, che domande. Voto no. Non so neanche quale sia il quesito, ma se i cinque stelle votano sì, io faccio l’opposto.
Foto Ansa
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