Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Non ha senso gridare al regime in Russia

L’ex ambasciatore Sergio Romano svela le cause dello strabismo (ingiustificato) dell’Occidente nei confronti di Mosca

Salvatore Santangelo
02/10/2017 - 1:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Russia

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – La Russia, il paese più millenaristico della Terra, si scopre ritornata “santa” e guidata da un leader dagli occhi di ghiaccio e con un passato – come direbbe John Le Carré – di “uomo venuto dal freddo”, una spia, un agente del Kgb. Putin è apparso dal nulla, estratto dal cilindro di Eltsin quando quest’ultimo dovette cedere il passo a causa degli scandali che hanno travolto la sua famiglia e di un drammatico crollo fisico che si era abbattuto su un corpo già debilitato dall’alcol. Putin si è affacciato sulla scena di una nazione-continente – metà europea e metà asiatica – che, stremata dall’assalto degli oligarchi, non aveva più fiducia nelle libertà occidentali e nelle virtù salvifiche del libero mercato, e lo ha fatto con un ambizioso programma per la ricostruzione dell’economia e del perduto prestigio internazionale.

Inoltre Putin si è assunto la responsabilità di rigenerare l’identità russa, un’identità in cui sono giustapposti Pietro il Grande, Caterina e Nicola II, le armate controrivoluzionarie, Stalin e l’Armata rossa, la grande guerra patriottica e il Kgb. Lui stesso è apparso come uno nuovo zar che, come ha scritto Fernando Mezzetti, conosce «i suoi protetti, tutti, dal primo all’ultimo e di tutti salva qualcosa».

LEGGI ANCHE:

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex capo di Stato della Russia, Dmitri Medvedev

Craxi: «Lavoriamo per il dialogo. Irricevibili i toni di Medvedev»

26 Maggio 2022

Abbiamo chiesto a Sergio Romano, che al politico russo ha dedicato il suo ultimo volume Putin e la ricostruzione della grande Russia (Longanesi), di aiutarci a decifrare questa figura così centrale negli equilibri geopolitici attuali.

Ambasciatore, come definirebbe la leadership di Vladimir Putin?
Putin è un nazionalista, con una certa inclinazione all’esercizio autoritario del potere; ma ciò non deve stupire in un paese come la Russia che non si può certo governare senza un centro forte. Nella storia di questo paese-continente non è una novità. Nella costruzione della sua leadership ha avuto il determinante sostegno da parte delle agenzie di intelligence, dai cui ranghi proviene. Comunque siamo in una situazione profondamente diversa dal vecchio regime comunista, a differenza dei cittadini sovietici, i russi possono ora viaggiare e accedere a diverse fonti di informazione.

Cosa ci può dire della simpatia di Donald Trump nei confronti del suo omologo russo?
Donald Trump vorrebbe trattare solo con persone che hanno realmente il potere e che possono esercitarlo nel senso più ampio. Con loro (a differenza delle leadership espressioni delle democrazie liberali) sente di poter concludere un accordo duraturo, quello che lui, mutuando dal gergo affaristico, chiama deal: non a caso uno dei suoi libri di maggior successo si intitola L’arte del deal; ma al momento, sotto la spada di Damocle dell’impeachment, Trump deve essere cauto nel manifestare questa sua simpatia nei confronti di Vladimir Putin.

Questo ci permette di introdurre il tema della russofobia.
Oggi, soprattutto negli Stati Uniti e nei paesi dell’Europa orientale è molto facile dipingere la Russia di Putin come una nazione aggressiva e revanscista. E ciò a differenza degli anni del secondo conflitto mondiale quando l’Unione Sovietica di Stalin diede un contributo importante, se non decisivo, alla vittoria sul nazismo. Sinceramente trovo le paure attuali infondate ed esagerate e al contrario non tengono conto che l’allargamento a est della Nato – alleanza politico-militare costituita per fare la guerra – ha di fatto superato non solo la zona d’influenza dell’ex Patto di Varsavia ma gli stessi confini dell’Unione Sovietica con tutto quello che ne consegue. Mi stupisce in particolare l’atteggiamento di alcuni paesi scandinavi che hanno totalmente abbandonato il loro tradizionale neutralismo. Mi riferisco alla Svezia e alla Finlandia. È vero che in un passato (più remoto per la Svezia, più recente per la Finlandia) entrambe hanno combattuto contro la Russia, ma non pensavo che questa eredità storica avesse la capacità di condizionare il loro attuale atteggiamento.

Qualche giorno prima delle ultime elezioni tedesche, il New York Times si è interrogato sull’assenza della Russia dall’attuale dibattito politico in Germania.
La signora Merkel non rinuncerà a quanto costruito dal suo predecessore Gerhard Schröder, a cui si deve la realizzazione della grande infrastruttura energetica Nord Stream, che i tedeschi, nonostante le sanzioni, vorrebbero raddoppiare. Una contraddizione esiste nel rapporto tra Berlino e i paesi dell’Europa orientale: la Germania non vuole arrestare la propria espansione verso est e in questo senso ha avuto un ruolo fondamentale nel determinare l’allargamento voluto da Romano Prodi. Oggi questi paesi fanno parte della filiera del valore del sistema produttivo tedesco ma sono ostili a Mosca, da qui le difficoltà della classe dirigente tedesca nel mantenersi in equilibrio tra queste sue due priorità geostrategiche.

@santangelo_s

Foto Ansa

Tags: occidenteRussiasergio romano
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Biden Kissinger

Scontro con Russia e Cina o negoziati? Le due linee degli Usa sulla guerra

26 Maggio 2022
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex capo di Stato della Russia, Dmitri Medvedev

Craxi: «Lavoriamo per il dialogo. Irricevibili i toni di Medvedev»

26 Maggio 2022
Il sergente russo di 21 anni Vadim Shishimarin, condannato all'ergastolo in Ucraina

Ucraina. Davvero giustizia è fatta?

26 Maggio 2022
Egisto Corradi

La faccia più vera

26 Maggio 2022
L'intervento a Davos di Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina

«L’Occidente spinga l’Ucraina a scendere a patti con la Russia»

25 Maggio 2022
Joe Biden in visita di Stato in Asia

L’unico vero avversario degli Stati Uniti è la Cina

24 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Nemmeno un grazie a Andreotti e Martelli, i soli che tentarono di salvare Falcone
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist