

Mortificazione della diplomazia, crociate ideologiche, dogmatismo apocalittico, pace come vittoria assoluta, oppure, in modo più prosaico, rappresentazione della politica internazionale come uno scontro tra il bene e il male. Questi sono i temi principali esaminati e discussi da Paolo Soave nel suo bel contributo relativo alla crisi della diplomazia nel mondo contemporaneo. Non ha torto. Anzi. La diplomazia, considerata per secoli il pilastro delle relazioni internazionali, si trova oggi in una fase di profonda crisi. «Il declino dell’Homo Diplomaticus», scrive lo storico dell’Università di Bologna, «figura primordiale della nostra civilizzazione, è un segno di inaridimento e di regresso, la perdita di quella relazionalità che è in definitiva alla base dello sviluppo e della sopravvivenza dell’umanità».
La crisi, come lo stesso Soave sottolinea, viene da lontano. Già nelle pagine […]
Per continuare a leggere prosegui qui o iscriviti a Lisander, il substack di Tempi e dell’istituto Bruno Leoni.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!