Minacce di morte a Stefano Esposito. «Deve ringraziare che le Br non siano più attive»

Di Marco Margrita
21 Maggio 2013
Il senatore Pd, noto per il suo favore alla Tav, ha ricevuto le ennesime minacce. E contro di lui continua la violenta contestazione dei "pacifisti" No Tav

Ieri l’accerchiamento della riunione dei militanti del Pd a Bussoleno, cui partecipavano anche il senatori Stefano Esposito e Stefano Lepri. Oggi le minacce di morte, ovviamente anonime, via Facebook, a Stefano Esposito, autore del volume Tav Sì. L’ala dura del movimento No Tav, senza che si notino dissociazioni da parte di altre componenti del variegato universo trenocrociato, continuano a tenere alto il livello dello scontro.
«Deve ringraziare che le Br non siano più attive – è stato scritto sulla pagina personale del senatore sul social network – altrimenti sarebbe finito». A rendere noto il messaggio è lo stesso Esposito, che denuncia «la cultura eversiva che traspare dal messaggio. Come noto da tempo – aggiunge – a queste persone, del treno, non importa nulla. Probabilmente certi autorevoli “fiancheggiatori” dovrebbero iniziare a riflettere sulla cultura espressa dai No Tav».

Ieri sera, la semplice presenza di Esposito, ha portato un centinaio di militanti antitreno, valsusini e dei centro sociali torinesi, ad assediare il centro polivalente di Bussoleno, dove si stavano riunendo i militanti del Pd valsusino. All’esterno tra i manifestanti i big di Askatasuna, il centro sociale torinese, in prima linea nella battaglia contro l’alta velocità. Con un tweet, Lele Rizzo, tra i leader del movimento e colonna del centro sociale, si è rivolto direttamente a Esposito invitandolo ad uscire dalla sala, poiché ad attenderlo c’era il numero uno del gruppo, Giorgio Rossetto, 54 anni, uno dei professionisti sabaudi dell’estremismo di sinistra. «Stefano sono fuori a Bussoleno con altri pregiudicati, c’è anche il n1! Esci», questo l’invito certo non cortese. Poco dopo altro “cinguettio”: «Dopolavoro di Bussoleno blindato aspettiamo l’uscita di Esposito, aveva cose da dirmi».

Difficile non dare ragione a Giorgio Merlo, quando parla di squadrismo. «L’ennesima aggressione all’amico Stefano Esposito da parte dei noti “pacifisti” che si oppongono alla realizzazione della Torino-Lione – scrive l’ex deputato – è la semplice conferma di ciò che diciamo da molti mesi. E cioè, il dissenso democratico è il sale della democrazia. L’aggressione violenta e facinorosa per impedire ad un esponente politico di parlare è semplicemente squadrismo. Speriamo che lo capiscano tutti. Anche coloro, partiti e movimenti che si definiscono democratici e antifascisti, che continuano a solidarizzare con chi si esercita, da anni, in queste azioni squadristiche e squisitamente antidemocratiche».

Articoli correlati

2 commenti

  1. francesco taddei

    signor tossani ma cosa deve fare l’italia per avere un treno veloce e moderno? vuole tornare al carretto col mulo?

    1. Caro Taddei,

      mi permetta: il discorso è sempre il medesimo. a mio personale parere, carretti e muli non c’entrano nulla… Ri-premesso che assalti ai cantieri e aggressioni a chi lavora alla TAV li condanniamo incondizionatamente, e ci dispiace che tale approccio non sia condiviso in Valle, a prescindere – in questa sede – dal “nodo della violenza”, la VALUTAZIONE DI MERITO sulla TAV, si può fare in due modi:

      primo, procedendo per slogan, come fa TEMPI – spiace non poco dirlo – e facendo disinformazione sistematica sull’essenza dell’opera: costi, rapporto costi/benefici, sostenibilità finanziaria per le casse pubbliche, ragioni di utilità concreta. a TEMPI fanno così non perché siano brutti e cattivi, ma semplicemente perché sono liberali keynesiani. Ciascuno fa le sue scelte.

      secondo, siamo costretti a crescere, ad andare al di là dei commenti facebook. A fare la fatica di approfondire. Quindi, esempio, prima ci si legge il libro TAV-SI’ di Esposito e Foietta, con prefazione di Bersani, scaricabile in rete su http://www.tavsi.it.

      poi, ci si legge questo,

      http://associazioni.comune.firenze.it/idra/AutoriVari_Valutazione_progetto_AV_in_Italia.pdf

      o questo

      http://lafilosofiadellatav.wordpress.com/tav-il-nodo-della-violenza-in-val-di-susa-scioglierlo-e-possibile/

      o anche almeno questo, che è davvero corto, appena poche paginette:

      http://www.brunoleonimedia.it/public/BP/IBL_BP_41_TAV.pdf

      ma si può anche andare in rete su “la filosofia della TAV”, c’è una vasta gamma di materiali linkati.

      e poi, visto che siamo persone adulte, traiamo le nostre conclusioni… lo so, ci vuole tempo, la fatica di andare a fondo nelle cose…ne vale la pena?… a ciascuno di noi, la scelta.

      grazie della Sua cortesia

I commenti sono chiusi.