Prezzi in calo, mutui dimezzati e rallentano le compravendite. Il mercato immobiliare milanese vive un momento di forte crisi e non ci sono segnali di ripresa all’orizzonte. È questo il panorama ritratto dalla 42esima edizione della Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano e provincia sul secondo semestre 2012 realizzata dalla Camera di commercio di Milano e presentata questa mattina.
CALANO I PREZZI DELL’USATO. Nel secondo semestre 2012 in città si registra una flessione media dei prezzi dell’1,2 per cento rispetto al semestre precedente, spiega lo studio. Per gli immobili residenziali nuovi il calo è pari all’1,4 per cento in provincia. Più significative ancora sono le flessioni dei prezzi del prodotto usato, soprattutto in provincia, dove rispetto a cinque anni fa le quotazioni degli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio sono calate mediamente del 7,2 per cento nelle zone centrali dei comuni e dell’8,6 per cento in quelle periferiche. Le quotazioni degli appartamenti vecchi o da ristrutturare, invece, sono calate del 8,1 per cento nelle zone centrali e del 10 per cento in quelle periferiche.
COMPRAVENDITE E MUTUI GIÙ. Calano anche le compravendite nei primi nove mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011: -21,7 per cento a Milano città, -21 per cento in provincia, sebbene il calo in Italia sia ancora più consistente (-23,9 per cento). Cattive notizie anche sul fronte mutui: l’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, osserva che tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2012 in Lombardia i mutui per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie sono diminuiti del 48,4 per cento, a fronte di una riduzione media nazionale del 47,9 per cento.
FLESSIONE DEI PREZZI. Il prezzo medio di vendita per gli immobili residenziali nuovi a Milano si attesta sui 5.133 euro al metro quadrato, passando dai 13.300 euro al mq di Vittorio Emanuele-San Babila ai 2.650 di Musocco-Villapizzone. In crescita nel Decentramento Argonne-Corsica (+1,2%). Le diminuzioni maggiori, invece, sono in atto nei Bastioni, Repubblica-Porta Nuova (-5,3%) e nel Decentramento Quartiere S.Ambrogio-Torretta (-5,6%). In Provincia di Milano i prezzi, in flessione nella maggior parte delle zone, oscillano tra i 2.310 euro al metro quadro delle zone centrali e i 2.111 euro delle zone periferiche.
CALANO GLI AFFITTI. Scendono anche i canoni di affitto a Milano. Nel secondo semestre 2012 i prezzi di locazione calano del 3,2%, rispetto al semestre precedente, ma la diminuzione in cinque anni arriva al -21,1%. In un anno scendono soprattutto gli affitti degli appartamenti di medie dimensioni: bilocali (-7,6%) e trilocali (-7,4%). E sono in forte calo anche gli affitti in Centro per monolocali e trilocali (-8,8%), nei Bastioni, in Circonvallazione e nel Decentramento. Diminuzioni a due cifre per tutte le tipologie di appartamento in locazione in cinque anni, in particolare per gli appartamenti di dimensioni maggiori: trilocali (-24,3%) e quadrilocali ed oltre (-22,7%).
FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ. «Il nuovo importante crollo del numero delle transazioni che ha caratterizzato tutto il 2012 è un segnale allarmante che riflette da una parte le crescenti difficoltà delle famiglie ad accedere a finanziamenti per l’acquisto di abitazioni e dall’altra la sensazione di diffusa incertezza verso i fondamentali della nostra economia», spiega Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare, l’azienda speciale della Camera di commercio di Milano. «Nonostante la crisi c’è fiducia nell’acquisto della casa che ha ancora grande centralità negli interessi e nei bisogni», rileva Lionella Maggi, Presidente della Federazione italiana mediatori agenti d’affari (Fimaa) di Milano, Monza e Brianza. «L’offerta sul mercato milanese oggi è ampia, anche se non sempre di qualità, ma l’aspetto finanziario, fiscale e la precarietà del lavoro impediscono spesso l’incontro con le innumerevoli richieste». E aggiunge: «C’è sempre maggiore sensibilità all’immobile “performante”, cioè con buone prestazioni energetiche e collocato in zone ben servite da trasporti e parcheggi, esercizi commerciali, servizi di pubblica utilità e di sicurezza, magari con aree verdi».