L’incontro a Palazzo Chigi fra Ursula Von Der Leyen e Giorgia Meloni si è concluso com’era prevedibile, e cioè a reti inviolate, per dirlo con un’abusata metafora calcistica: il comunicato finale non segna punti a favore di nessuna delle due; presidente della Commissione Europea e presidente del Consiglio si sono limitate, recita la nota, a «uno scambio di vedute in preparazione del Consiglio europeo straordinario del 9-10 febbraio dedicato in particolare all’economia e alla migrazione».
Non si può considerare un atto di sottomissione italiana a Bruxelles il fatto che «in tema di ripresa economica, è stato (...) riaffermato l’impegno del Governo italiano sul Pnrr», ma piuttosto una scelta di prudenza: tirare fuori la questione delle richieste italiane di rinegoziazione di alcuni aspetti del Piano e di dilazione dei tempi di realizzazione dei progetti (devono essere conclusi entro il 2026, traguardo fantascientifico per l’Italia burocraticamente ingessata di oggi) avrebbe c...
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